Flumeri (AV) , c’era una volta lo stabilimento IVECO/Irisbus in Valle Ufita, che produceva.

Flumeri (AV) , cera una volta lo stabilimento IVECO/Irisbus in Valle Ufita, che produceva.

Flumeri (AV) , cera una volta lo stabilimento IVECO/Irisbus in Valle Ufita, che produceva.Lo stabilimento IVECO / Irisbus  in Valle Ufita, nasce  alla fine degli anni 70 , e come ricorda Angelo Befaro, ex- operaio Iveco/Irisbus matricola numero 10, oggi in pensione. Il primo autobus, uscì dallo stabilimento alla fine di marzo 1978, e , fu esposto alla Fiera Campionaria di Venticano , che ogni anno si tiene nel mese di aprile.

Lo stabilimento IVECO,  fu accolto dalla comunità intera dei i paesi, che si affacciano su Valle Ufita, con la speranza per un futuro migliore, ma non è stato così. La produzione è andata avanti sempre in modo sussultorio, fidando sempre sulle commesse statali o regionali, fino alla dismissione da parte del gruppo  FIAT, e chi ad essa subentrò . Il cui operato, oggi, è sotto gli occhi di tutti.

Per saperne di più, abbiamo posto  alcune domande  al Sindaco di Flumeri  Angelo Lanza, essendo lo stabilimento ex-Irisbus, situato nell’area ASI del Comune di Flumeri.

Il 7 luglio 2011 , il giorno che si seppe della chiusura dello stabilimento Irisbus, Lei era un semplice cittadino. Immaginava, che, appena dopo un anno da Sindaco di Flumeri , avrebbe dovuto farsi carico delle problematiche , che sarebbero scaturite da tale chiusura?  Non lo immaginavo affatto, del resto la mia candidatura fu proposta da un gruppo civico di cittadini che videro nel sottoscritto la figura di sintesi tra le diverse anime. La mia accettazione arrivò a valle di questo processo, solo a fine marzo 2012. La tensione sulla Ex Irisbus era molto alta, ma da subito iniziammo a stare sul tavolo del problema.

Lei è Sindaco di Flumeri dal 2012, sappiamo che si è impegnato molto e conoscendo il suo modo di essere, continuerà a farlo. Allo stato attuale cosa veramente c’è di positivo nella vicenda del dopo IIA, le tante promesse romane e l’impegno da Lei profuso? A dire il vero faccio fatica a trovare delle cose positive nella vicenda. A fine 2014, con l’avvento di IIA e Del Rosso, fortemente sponsorizzato dal Governo di allora, la crisi sembrava avviarsi verso una soluzione positiva. 4 anni di impegni e promesse assunte hanno rappresentato la speranza dei tanti lavoratori della fabbrica di autobus. Oggi, il nuovo Governo, mosso dalle migliori intenzioni, è intervenuto pesantemente sulla questione. Tuttavia, i risultati sono ancora troppo miseri e, sebbene ci siano stati degli annunci roboanti da parte del Ministro Di Maio, la crisi aziendale è perfino peggiorata. Intanto Del Rosso è uscito di scena, il Governo avrà modo di intestarsi le future iniziative, ma nei fatti è tutto ancora da scrivere. L’unica cosa certa è che i lavoratori, forse in questi giorni, percepiranno dall’azienda l’anticipo della CIGS che dovrebbe essere decretata a breve dal Ministero, non prima che un nuovo piano industriale sia presentato presso il MiSe dalla nuova compagine societaria, questa si sponsorizzata dall’attuale Governo in carica.

Sono trascorsi, più di sette anni ormai che, l’ex-Irisbus è in crisi , con danni notevoli per la comunità flumerese. Secondo Lei , nel prossimo futuro l’attuale partnership, riuscirà a riprendere la produzione di autobus, e, riassumere gli operai attualmente in cassa integrazione? Credo di si, ma di più lo spero. Spero che il nuovo partner industriale sia in grado di cambiare da subito le cose e far rientrare tutti i lavoratori in fabbrica, sarebbe davvero una festa. Qualche dubbio permane sulla concreta capacità del Governo di mettere insieme le figure giuste per arrivare a questo risultato. Il resto è da vedere!

Carmine Martino