IRISBUS: GOVERNO IN AFFANNO E LAVORATORI DELUSI

IRISBUS: GOVERNO IN AFFANNO E  LAVORATORI  DELUSI

In un clima da imbarazzo generale si è consumata ieri al Mise, sotto la regia del Vice Ministro De Vincenti, l’ennesimo incontro per la vertenza Irisbus.  Chi si aspettava dall’incontro una soluzione a breve è rimasto fortemente deluso. La Fismic guidata dal Segretario Generale Giuseppe Zaolino con delega nazionale ha impresso alla riunione una vera svolta pragmatica ribadendo i ritardi del governo nella gestione della vertenza e rimarcando il netto rifiuto ad accettare l’eventuale mobilità per il passaggio dei lavoratori.

L’intervento di Zaolino ha scatenato il putiferio,  tant’è che il Vice Ministro De Vincenti è stato costretto ad interrompere per due ore la riunione e tentare con la Fiat una mediazione per evitare  il riavvio della procedura di mobilità, previsto per il 15 di aprile.  I nodi veri, evidenziati dalla Fismic, sono:

1)    Ritardi nella costruzione della nuova società (Newco)

2)    Il finanziamento di 300 milioni per il piano trasporti è palesemente insufficiente per ammodernare il parco autobus nazionale (20000 autobus da rottamare)

3)    La fabbrica non riaprirà prima di 6-8 mesi.

Alla luce dei fatti sopra indicati, esprimere un giudizio deludente della riunione è ampiamente dimostrato e giustificato.  I lavoratori di Valle Ufita meritano più rispetto, alla pari di quelli della Elettrolux per i quali sono scesi in campo con successo 4 Governatori delle Regioni del nord ed hanno in pochi mesi trovato soluzioni occupazionali ed economiche.

La differenza di trattamento tra nord e sud non può essere più accettata e per questo noi della Fismic continueremo ad evidenziare tutte le contraddizioni e la superficialità dei soggetti in campo che al capezzale di questo grande ammalato (Irisbus) non sono stati ancora in grado di guarirlo .

Il 30 di aprile sarà l’ultima occasione per recuperare credibilità e pragmatismo perché altrimenti si potranno verificare problemi di ordire pubblico.