Per conoscere il territorio: Cimitile

Per conoscere il territorio: Cimitile

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Con
Arcangelo Riccardo in visita alla Cittadella paleocristiana, sorta sull’impianto di un’importante necropoli romana il Coemeterium nolanum (II-III secolo a.C.) e comprensiva di Sette edifici di culto arricchiti da preziosi mosaici, decorazioni, affreschi e un significativo Antiquarium
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di Saverio Bellofatto

Più volte ho visitato il magnifico e monumentale complesso delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, anche con delle guide preparate, ma l’incontro di sabato 18 gennaio con il dott. Arcangelo Riccardo,che ha fatto da guida al gruppo di funzionari INPS di Nola invitati per l’occasione, mi ha letteralmente affascinato, per la narrazione illustrativa e dettagliata del sito sotto tutti i profili, un’autentica e preziosa lezione di fine divulgazione conoscitiva.                                                                                                       Accolti nella nuova ed elegante reception con annessa sala convegni, inaugurata da pochi mesi, il racconto di Arcangelo Riccardo si è snodato sia sull’aspetto archeologico e storico del sito che  su quello culturale – religioso con dovizia di particolari, aneddoti e leggende popolari. La prima tappa della visita è stata catalizzata dall’ “Ara Veritatis, l’ Altare dellaVerità. Era così conosciuta nel Medioevo la tomba di San Felice inPincis, il fulcro intorno al quale si è sviluppato a raggiera il grande complesso basilicale, cuore della cristianità delle origini in Campania.
        La tomba del Santo, morto nel III secolo, è stata per lungo tempo luogo privilegiato di sepoltura per la comunità cristiana e meta per tantissimi pellegrini, tra tanti San Paolino di Bordeaux, destinato per la sua poliedrica cultura  a diventare l’amatissimoVescovo di Nola nel 409. L’area della venerata tomba del Santo sievolse e mutò più volte l’assetto, con la costruzionedi un altarepassato alla storia, appunto, come “Ara Veritatis“: un luogo talmente intriso di Santità– la grande e santa onestà dell’auto coscienza- al punto che nessun bugiardo poteva accostarvisi, senza prima essersi smascherato dalle sue falsità.
A farsi testimone di ciò anche Sant’Agostino che lo racconta nei suo scritti.

La trasformazione da necropoli pagana a santuario cristiano avvenne in seguito all’edificazione della tomba di SanFelice all’interno della necropoli.

Felice era un prete di origini orientali che, durante le persecuzioni contro i cristiani, amministrò la chiesa locale al posto del vescovo che si era temporaneamente rifugiato sulle montagne.
Si narra che, alla fine degli scontri, Felice riportò in città l’anziano vescovo e alla morte di questi rifiutò di ereditarne la carica, scegliendo, invece, di trascorrere il resto dei suoi giorni in uno stato di ascesi e povertà.
Da quando fu eretta la prima basilica intorno alla tomba del Santo, il Coemeterium si trasformò in un importante luogo di culto che iniziò ad attirare un numero sempre maggiore di pellegrini.

Non è frequente che una visita al sito Paleocristiano di  Cimitile si possa trasformare in un percorso emozionale attraverso il tempo, l’arte, la storia e il mito: cosa riuscita benissimo nel racconto di Arcangelo Riccardo davvero ammirevole e intervallato anche da ricordi della sua infanzia, come quando, l’ importante sito, visitato e studiato dai maggiori esperti internazionali , sia stato utilizzato fino a mezzo secolo fa come  campo di calcio allestito con molta approssimazione dai ragazzi cimitilesi per prolungate partite con i coetanei locali, oltre che di Nola, Cicciano e  Baiano, mentre i contadini si servivano degli ambienti basilicali, quali sicuri depositi per gli attrezzi del lavoro agricolo.

Antiquarium,  Basiliche, Giardino della location, ogni particolare è stato con maestria spiegato al gruppo di visitatori. Singolare la presentazione dell’ affresco situato nella piccola Basilica dei SS Martiri che raffigura la Maddalena incoronata,; sono immagini, che generano discussioni sulle vicende del Cristianesimodelle origini, le stesse che ritroviamo  neCodice Da Vinci, famoso romanzo di Dan Brown, che teorizza la Maddalena regina, sposa di Gesù: tesi fantasiose, a cui l’eccellente Arcangelo Riccardo non attribuisce alcuna valenza storica. Occorrerebbero ancora tante pagine per un report completo su questa visita. Il mio breve intervento èdettato dal desiderio di ringraziare  pubblicamente ArcangeloRiccardo, guida davvero speciale per garbo e grande cultura, per averci offerto una preziosa opportunità di conoscenza e, nel contempo, per ricordare con grata riconoscenza che egli ha concorso  con incisiva efficacia alla valorizzazione della Cittadella paleocristiana, svolgendo con competenza e signorilità le funzioni di integerrimo ed operosoAssessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Cimitile. Un impegno che conserva e continua ad esercitare al meglio come studioso, volontario e soprattutto grande devoto dei Santi Paolino eFelice, dei quali parla con affabile familiarità.

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