Nel 2014 furono licenziati dalla Fiat, ora protestano davanti al Tribunale di Nola

Nel 2014 furono licenziati dalla Fiat, ora protestano davanti al Tribunale di Nola

Furono licenziati nel giugno del 2014. Sbattuti fuori da Marchionne per essersi “permessi” di inscenare una protesta, con tanto di striscioni e manichino, tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sui casi di suicidi tra i cassintegrati della Fiat di Nola. La vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo. Quello che verrò scritto il prossimo 5 aprile, giornata in cui è previsto il riesame sul ricorso proposto dai cinque lavoratori che furono licenziati. E, per quella data, sarà nuova protesta. Stavolta, il sit-in sarà animato dinanzi al Tribunale di Nola. Così annuncia in una nota S.I. Cobas: «Chiamiamo tutti i compagni alla mobilitazione, partecipando al presidio che si terrà proprio il 5 aprile 2016, presso il Tribunale di Nola. Per ribadire con forza il diritto al reintegro dei 5 licenziati. Per rilanciare la battaglia su diritti e lotta alla precarietà, in continuità con lo sciopero generale del 18 marzo. Per riaffermare la necessità di una cassa di resistenza per tutti i licenziati politici».