Nola. Per il voto di maggio, l’appello della Chiesa ai cittadini e ai credenti per il cambiamento costruttivo della società, facendo leva sulla politica della responsabilità e delle sane motivazioni al servizio del Bene comune

Nola. Per il voto di maggio, l’appello  della Chiesa ai cittadini e ai credenti  per il cambiamento costruttivo della società, facendo  leva sulla politica della responsabilità e  delle sane motivazioni al servizio del Bene comune

Il documento, elaborato dal Vicariato episcopale per i laici, d’intesa con il Vicariato per la carità, l’ Azione cattolica, la Caritas e la Commissione per la pastorale sociale per il lavoro, la salvaguardia del creato, la giustizia e la pace, é fatto proprio  dal vescovo della Diocesi nolana, Francesco Marino. E’ evidenziata la rilevanza del voto per le elezioni amministrative di maggio che interesseranno,tra gli altri, importanti Comuni come Nola,Scafati, Sant’Anastasia e Roccarainola. Sotto i riflettori  l’importanza del voto per il Parlamento europeo nel complesso scenario dell’attuale scorcio di Terzo Millennio.

di Gianni Amodeo

E’ un articolato documento che pone in sintesi istanze e valori di matrice cristiana e cattolica, per additare  un cammino di prospettive condivise per gli appuntamenti elettorali di maggio prossimo, che interesseranno il rinnovo delle amministrazioni comunali, ma anche il rinnovo del Parlamento dell’Europa comunitaria. E’ il documento  elaborato e messo a punto dal Vicariato e si scelgono  episcopale dei laici, d’intesa con lo stesso  Vicariato per la carità, l’ Azione cattolica, la Commissione per la pastorale sociale e il lavoro, la salvaguardia del creato, la giustizia e la pace, l’ Ufficio delle comunicazioni sociali della Diocesi di Nola; documento recepito e fatto proprio dal vescovo, Francesco Marino.

Nel testo si evidenziano le distinte sfere delle tornate elettorali, ma anche e soprattutto la loro intrinseca correlazione. E se per le amministrative si scelgono le compagini di governo delle realtà cittadine, per risolverne problematiche e criticità, nella visione di quello ch’è o dovrebbe essere il normale equilibrio della vita sociale, per  il Parlamento di Strasburgo le scelte riguardano il presente e soprattutto il futuro dell’Europa comunitaria, di cui sono parte integrante le realtà comunali degli Stati, come l’Italia,  che ne formano la mappa politica e istituzionale. E il voto per il Parlamento di Strasburgo si connette al disegno del “Sogno europeo”   da riscoprire, riaffermare e ri-attualizzare nei principi da cui è scaturito e si è venuto realizzando nel corso di circa 70 anni, a fronte della complessità del Terzo Millennio. Un riferimento utile e necessario per prospettare gli orizzonti dei valori della cittadinanza nazionale che si consolidano e dispiegano ancor più e meglio nelle dinamiche della cittadinanza  comunitaria europea.

Il documento, in particolare, pone sotto i riflettori i dieci Comuni dell’area diocesana, interessati dal voto amministrativo, tra cui  Nola e Scafati, il primo  sottoposto alla gestione commissariale prefettizia per la crisi politica senza ritorno di maggio scorso determinata dalla mancata approvazione del bilancio di previsione, il secondo con gli organi elettivi decaduti da circa due anni per i condizionamenti subiti dalla criminalità organizzata nell’esercizio dell’attività amministrativa. Un test che interessa una popolazione di circa 120  mila abitanti. E sul punto, si sottolinea l’importanza dell’impegno di attiva responsabilità, di cui i cittadini e i credenti sono chiamati a farsi carico; impegno da esplicare in modo diretto e partecipato  verso l’attuazione del Bene comune nei contesti  locali.

 Non è necessario né è opportuno alla vigilia delle scadenze elettorali- si sottolinea- compilare  la solita “lista della spesa”, con cui si elencano- e sono di quotidiana constatazione per il buon senso comune-  da sempre le cose da fare per le città, inclusa la serie delle petizioni di principio e delle frasi correnti sui temi più dibattuti dall’illegalità diffusa al problema-ambiente, dalla povertà alle famiglie e ai giovani. Sono spesso litanie di parole spesso vuote, che non reggono al comune esercizio dell’onestà intellettuale, se non si traducono- come accade da lungo corso di anni- nella concretezza di fatti e scelte coerenti; concretezza di fatti e di scelte coerenti che,invece, si manifesta alla luce di un attivo e proficuo impegno, ispirato da sane motivazioni, per concorrere a rendere migliore la vita delle città, piccole, medie o grandi che siano. Un impegno avvalorato da sane motivazioni, nutrite ed alimentate da responsabilità etica, competenza  e  spirito di servizio che sono di primaria rilevanza, a fronte di una politica che, ad ogni livello, è sempre più priva di idee e di sogni, intesi quali aspirazioni per una società migliore appunto.

Significativo il passaggio che il documento riserva al ruolo che possono esercitare per il cambiamento positivo nella politica e nelle Istituzioni, le persone  che sappiano uscire da dicotomie strumentali e finalizzate alla raccolta del consenso puro e semplice; dicotomie che oppongono italiani a stranieri, Sud a Nord, Italia ad Europa. E’ il passaggio che segna la rilevanza dello spirito della concorde e civile coesione tra uomini e popoli, per affermare i principi di libertà e giustizia nella pace.