MERCOGLIANO. Carullo: “Mi ricandido perchè lo vogliono i mercoglianesi”. Ecco la lettera alla città.

MERCOGLIANO. Carullo: “Mi ricandido perchè lo vogliono i mercoglianesi”. Ecco la lettera alla città.

Concittadini, cari Amici, in questi giorni sono stato letteralmente sommerso da solidarietà concrete. Ho ricevuto parole di incoraggiamento, di sostegno e di stima, parole di affetto e di vicinanza. Grazie a Tutti. Grazie ai miei cittadini, e grazie alle tante persone che, pur non essendo di Mercogliano, hanno voluto dimostrare la loro vicinanza e solidarietà. Grazie ai miei colleghi sindaci per i numerosi messaggi di affetto e stima. Ho sentito, in questo momento, ancora più vicinanza di quanta non ne avessi sentita nel giorno in cui, Voi, mi avete eletto sindaco della nostra città.

Perché questo mio silenzio? Per rispetto della mia gente, del mio popolo, della mia città e per non creare ulteriore smarrimento e disorientamento nei Vostri cuori e nelle Vostre menti. Un sindaco deve unire, non dividere! Si, perché sento di essere ancora il vostro sindaco, fino a quando Voi non deciderete, diversamente, con il voto democratico e libero. Grazie della fiducia che mi avete concesso in modo plebiscitario; quella fiducia che mi ha dato l’energia per lavorare ogni giorno con il massimo impegno, sentendo quotidianamente il peso di questa grande responsabilità, oltre che di questo grande onore.

Essere il Sindaco di Mercogliano ha significato per me essere il sindaco di tutti i cittadini, i miei cittadini. Ho interpretato questo impegno con spirito di servizio e passione civile, affinchè nella mia città nessuno rimanesse solo. Il Vostro affetto mi ha portato, giorno dopo giorno, a spendere tutte le mie energie per il bene comune, nell’interesse dei più deboli e bisognosi. Ho cercato di esprimere la mia azione di sindaco, mettendo al primo posto la passione civile e la mia onestà, impegnandomi per non far perdere ad alcuno la dignità di uomo e cittadino. In questo straordinario percorso sono stato accompagnato, innanzitutto, da Voi Cittadini, con i Vostri preziosi suggerimenti e saggi consigli. Ho avuto al mio fianco il mondo della scuola, risorsa eccezionale della nostra comunità. Ringrazio i parroci, le suore, i padri benedettini che hanno contribuito, in modo determinante, alla crescita spirituale e sociale della nostra città. Rivolgo, altresì, un grazie sentito ai volontari ed ai rappresentanti delle numerose associazioni locali che costituiscono linfa vitale del nostro territorio e sono un patrimonio dell’intera provincia. Ho potuto, altresì, ammirare la straordinaria abnegazione delle Forze dell’ordine, sempre vicine ai miei concittadini. In questi anni difficili sul piano sociale ed economico abbiamo avvertito la necessità di lavorare, anzitutto, in favore delle fasce più deboli e bisognose della popolazione, facendo nascere punti di ascolto e sostegno in tutta la città. La casa municipale è diventata, davvero, la casa dei cittadini; di tutti i cittadini. Ognuno ha trovato nel Comune un riferimento certo. Il Municipio di Mercogliano è diventato la vera casa del popolo e di tutti i Mercoglianesi. Questo impegno civile è stato solo sospeso!

Cari Concittadini, nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 febbraio sono stato colpito e tradito alle spalle, hanno colpito e tradito alle spalle le Istituzioni, hanno colpito e tradito alle spalle i Mercoglianesi. Ricordo ancora quali sono state le mie parole alle 8.31 dello scorso lunedì 10 febbraio, “I miei Cittadini sono stati traditi! Non meritavano tutto questo”.

Chi non ha rispettato la volontà del Popolo ne dovrà rispondere al Popolo. Quel popolo che sento vicino e che mi sta incoraggiando con forza a tornare in campo il prossimo 25 maggio.

La Vostra fiducia rappresenta la spinta forte per guidare la nostra Città verso uno sviluppo armonioso e solidale.

Ci presenteremo alla Città con una squadra determinata, autorevole, onesta e soprattutto leale, pronta a lavorare per il bene comune.

                                                                                                              Massimiliano Carullo