BASKET. PALAMANGANO TRASCINATORE: SCAFATI FA SUA GARA UNO DELLA SEMIFINALE

BASKET. PALAMANGANO TRASCINATORE: SCAFATI FA SUA GARA UNO DELLA SEMIFINALE

E’ iniziata con il piede giusto l’avventura della Givova Scafati nella semifinale play-off del campionato di serie A2. Gli oltre tremila del PalaMangano hanno trascinato al successo per 91-81 i propri beniamini, al cospetto di una delle migliori formazioni dell’intera categoria, quella Centrale del Latte – Amica Natura Brescia, che ha chiuso al secondo posto del girone est la stagione regolare e che in tanti davano tra le favorite al salto di categoria. Ha avuto la meglio la truppa di casa, sospinta dal calore dei propri supporters e da una maggiore freschezza fisica, che alla lunga ha sicuramente favorito il gioco scafatese, nel quale si sono distinti Portannese e Mayo, autori rispettivamente di 27 e 21 punti.
Grande agonismo e gioco duro caratterizzano da subito i primi minuti del match, con i lunghi Hollis e Baldassarre ad ergersi a protagonisti (5-5 a 6’48’’). Cresce Alibegovic e gli ospiti provano un timido allungo (12-19 a 3’16’’). Time-out chiesto da Perdichizzi ed immediata risposta dei suoi, che riducono il gap (17-21 a 2’) e chiudono sotto di misura 22-23, grazie ad una bomba di Mayo allo scadere.
L’ex Bushati inizia a prendere confidenza col canestro (24-30 a 8’19’’), prima che la difesa locale chiuda ogni spiraglio e che Portannese inizi a fare la voce grossa (31-30 a 6’45’’). I lombardi non crollano, nonostante la vena storta di Moss (difeso bene e gravato di falli), mettono la museruola all’attacco di casa e, con Bruttini e Fernandez, allungano (36-40 a 3’22’’) e guadagnano nell’ultimo giro di lancette (con le triple di Bushati e Alibegovic) uno scarto importante, tale da consentire loro di arrivare avanti 39-48 all’intervallo.
La Givova stringe le maglie della difesa e mette il bavaglio all’attacco viaggiante. Sul fronte opposto del gioco, invece, con i centri di Baldassarre, Simmons, Portannese e Mayo ritrova la testa (54-52 a 5’47’’). Il calore del PalaMangano trascina i gialloblù, che iniziano a tirare con buone percentuali anche dall’arco dei 6 metri e 75 centimetri (63-54 a 3’23’’). Una sapiente ed accorta gestione permette poi ai padroni di casa di restare in vantaggio fino al termine del quarto (71-62).
La buona volontà dei biancoblù di accorciare le distanze non trova terreno fertile, perché Scafati è brava ad amministrare il vantaggio (bene Portannese e Mayo) e a tenere invariato il distacco, fino al suono dell’ultima sirena (91-81).
Dichirazione di coach Giovanni Perdichizzi: «E’ stata una partita bella e intensa, giocata bene da entrambe le squadre. Ruotando in nove, abbiamo tutelato i giocatori gravati di falli nei primi due quarti, difendendo con maggiore intensità nella seconda parte di gara e mettendo pressione sulla palla. Nella prima parte, invece, abbiamo concesso troppi passaggi facili e contropiedi, iniziati da nostre palle perse. Siamo stati bravi a ricucire lo strappo all’inizio del terzo quarto e poi, aumentando l’intensità difensiva, a piazzare il break decisivo, giocando al nostro ritmo. La serie è lunga e difficile, tra due squadre ben allenate, che giocano una bella pallacanestro. Temevamo gara uno perché era quella nella quale Brescia avrebbe messo una intensità incredibile. Siamo stati bravi a resistere, anche alle loro buone percentuali al tiro, e poi venire fuori, mettendo la testa avanti ed allungando verso la fine del terzo quarto, per poi gestire fino alla fine».