AVELLA. La Soprintendenza dei beni culturali non aprirà il cancello di ingresso dell’Anfiteatro.

AVELLA. La Soprintendenza dei beni culturali non aprirà il cancello di ingresso dellAnfiteatro.

AVELLA. La Soprintendenza dei beni culturali non aprirà il cancello di ingresso dellAnfiteatro. Dopo la decisione di non autorizzare senza esborso di denaro il Comune di Avella all’utilizzo dell’Anfiteatro Romano per la rassegna teatrale “Teatro sotto le Stelle” organizzata dall’associazione Mela subito è partita la protesta dei giovani attivi avellani con Michele Amato  in primis che ha affisso un cartello posto fuori l’anfiteatro romano  dove si legge “la Cultura non si  vende”. Inoltre lo stesso promotore del Comitato Civico avellano afferma:  “Sono pronto ad attuare manifestazioni di protesta civile (con il supporto di tutti i giovani, l’amministrazione maggioranza e opposizione )  contro l’intero sistema organizzativo della Soprintedenza archeologica locale e nazionale occupando l’anfiteatro!  La notizia del non utilizzo dell’anfiteatro per lo svolgimento della rassegna teatrale ha fatto il giro del paese e molti cittadini si sono schierati in favore del sindaco Biancardi e lo invitano a “cacciare” dai locali comunali di via De Sanctis la Soprintendenza a meno che non paghino il fitto per il loro utilizzo.  Intanto si sta organizzando una manifestazioni di protesta civile contro l’intero sistema organizzativo della Soprintedenza archeologica locale e nazionale occupando il museo e l’anfiteatro.  “I SITI ARCHEOLOGICI APPARTENGONO AI CITTADINI DI AVELLA NON AI DIPENDENTI DELLA SOVRINTENDENZA ! L’ANFITEATRO NON PUO’ ESSERE UTILIZZATO A CAUSA DELLE ASSURDE PRETESE ECONOMICHE DEI DIPENDENTI ! QUESTI ” VENDONO AUTORIZZAZIONI” ! IL NOSTRO PAESE HA QUESTE RICCHEZZE E DEVE CRESCERE PER QUANTO RIGUARDA IL TURISMO MA NON PUO’ FARLO IN QUESTO MODO !” affermano gli organizzatori della protesta prevista per mercoledì mattina.