BAIANESE. Una nostra lettrice vittima della truffa dello specchietto. La sua lettera.

BAIANESE. Una nostra lettrice vittima della truffa dello specchietto. La sua lettera.

Ecco la lettera di una nostra lettrice, che vuole denunciare e mettere in guardia dalla truffa dello specchietto.

Volevo informare che proprio in questi giorni sono stata vittima di una truffa. Sul momento non è stato subito chiaro e il dubbio c’è stato. Mi trovavo sulla strada che porta a Monteforte, improvvisamente dopo aver superato un’auto che andava troppo lenta, sento un «toc»; senza pensarci lo ricollego a un sassolino sulla carrozzeria. Dopo il sorpasso rientro nella corsia di destra e l’auto dietro inizia a farmi i fari e mi fa segno di fermarmi. Così, alla prima deviazione esco e accosto. Mi si avvicina questo signore sui 50 anni a bordo di un’auto grigia. Molto dispiaciuto mi dice che devo chiedergli scusa perché gli ho spaccato lo specchietto. Io non capisco e riferisco che deve essersi trattato di un sassolino in quanto non mi sono accorta di aver urtato il suo specchietto e tantomeno di aver subito dei danni. Così gli chiedo di indicarmi dove l’avrei colpito e con cosa. Lui mi mostra il suo specchietto (il vetro risulta crepato nel centro, nient’altro). Successivamente si avvicina alla mia auto fa il giro e mi mostra il mio specchietto leggermente piegato verso l’interno (quando mi ero fermata ai lati della strada era nella sua posizione corretta, ma sul momento mi è venuto un dubbio atroce). Purtroppo presa dal panico e dal senso di colpa di aver commesso un qualche danno mi scuso. Lui mi chiede subito 80 euro, io domando se è possibile passare tramite assicurazione ma lui mi dissuade perché sarebbe stato ancora più costoso per entrambi. Guardo di nuovo il mio specchietto e non noto nessun graffio né altro. Mi sono posta tante domande, ma in quel momento non riuscivo a darmi una spiegazione presa dal panico. Io rassegnata e convinta di aver commesso uno sbaglio di distanze nel sorpasso, riferisco che non ho soldi con me, o se ne ho ne ho pochi. Lui inizia a dirmi che va bene anche 20 euro. Nel portafoglio scopro di avere solo 10 euro e poche monete. Sempre più mortificata e sull’orlo del panico glieli porgo. Lui insiste per averne altri, ma la moglie, mora e abbastanza in carne, dall’interno dell’auto dice al marito «lasciala andare dai, è una ragazzina, ma che fai?». Lui in quel momento prende i soldi e se ne va. Solo dopo alcune ore, riflettendo sull’accaduto, ho capito che si trattava della solita truffa dello specchietto. Mi pento di non aver fatto la constatazione amichevole o di aver chiamato immediatamente il 113. Volevo condividere questa storia con voi per mettere in guardia tutti i ragazzi mandamentali e non solo ciò che può accadere anche semplicemente nel nostro mandamento e non c’è bisogno di arrivare a Napoli,famosi per questo tipo di truffa. Sul momento purtroppo presa dal panico è tutto più difficile, ancora peggio se ci si trova a 20 anni da soli e si ha davanti un uomo che in apparenza sembra voglia farti un favore.