CAMPANIA.I siti archeologici di Avella Città d’Arte tra i più visitati,grazie all’attività dell’Ufficio Turistico SIAT e Soprintendenza,si sfiorano le 50.000 presenze.

CAMPANIA.I siti archeologici di Avella Città dArte tra i più visitati,grazie allattività dellUfficio Turistico SIAT e Soprintendenza,si sfiorano le 50.000 presenze.

L’Ufficio Turistico del Comune di Avella, a seguito del comunicato diffuso dalla Soprintendenza di Salerno e Avellino diretta da Francesca Casule, comunica i dati relativi alle presenze nel 2019 prendendo in considerazione tutte le attività svolte e le richieste di visite ai monumenti. Il SIAT (Ufficio Servizi di Informazione e Accoglienza Turistica) è attivo nella cittadina archeologica dal 2017 e svolge presso il Comune di Avella e sul territorio regionale e nazionale attività di promozione e accoglienza sulla base di accordi e protocolli d’intesa posti in essere con il Comune, Fondazione Avella Città d’Arte e la locale Soprintendenza Archeologica. Alle 5.463 presenze registrate grazie all’attività ministeriale nel periodo da gennaio ad ottobre che ha determinato il primato in Irpinia, si aggiungono le 42.630 presenze registrate durante gli eventi organizzati e grazie alle attività di accoglienza svolte.Nello specifico si tratta di accordi intercorsi tra SIAT e Tour Operator nazionali ed internazionali, concerti, aperture straordinarie del Castello Normanno, dell’Anfiteatro e delle Tombe Romane, mostre ed eventi organizzati dalle Associazioni attive sul territorio, dalla Scabec e da diverse Associazioni campane.Anche il Centro Storico attraverso l’apertura delle Chiese e del Palazzo Baronale è stato visitato così come le aziende di lavorazione e trasformazione della Nocciola di Avella. I Responsabili dell’Ufficio Turistico Michele Amato e Nelly Russo ringraziano la Soprintendenza Archeologica, il Comune di Avella, tutti  nostri partner, i sostenitori e i cittadini. I risultati in termini di presenze sono importanti ma c’è ancora tanto da lavorare unitamente alla Fondazione Avella Città d’Arte, alla Fondazione “Sistema Irpinia” e alle Associazioni avellane.Con questi numeri Avella  non può essere considerata un  sito minore della Regione Campania e il supporto da parte delle istituzioni e i rappresentanti di ogni colore politico sarà determinante.