Giornata del ricordo della tragedia delle foibe e degli esuli istriani fiumani e dalmati

Giornata del ricordo della tragedia delle foibe e degli esuli istriani fiumani e dalmati

Riceviamo e pubblichiamo. Cosa sono le foibe? Propriamente il termine foiba indica una cavità carsiche di origine naturale con ingresso a strapiombo. C’è qualcosa ,però,di più oltre l’intrinseco significato lessicale. Si tratta solo di un termine, di una parola usata per indicare qualcosa… o di un pezzo di storia vilmente nascosta,con la complicità dei comunisti italiani e di Palmiro Togliatti, per 60 anni e per bieco opportunismo politico? Siamo nell’autunno del ’43: nei territori dell’Istria i partigiani delle formazioni slave fucilarono e gettarono nelle foibe di cittadini italiani, cosiddetti “nemici del popolo” semplicemente perché di nazionalità italiana. Il numero delle vittime stimate: diverse migliaia . Successivamente, nel 45, il fenomeno delle foibe raggiunse la sua massima intensità ed efferatezza. Tra marzo e aprile, anglo-americani e jugoslavi s’impegnarono nella corsa per arrivare primi a Trieste. Giunse per prima l’ armata di Tito(Josip Broz conosciuto come Tito figura  tra i fondatori del Partito Comunista Jugoslavo, membro del Partito Comunista dell’Unione Sovietica e della polizia segreta sovietica). Gli ordini di Tito e del suo ministro degli esteri Kardelj furono quelli di eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. Capo d’accusa? Colpevoli di essere italiani,contrari, o poco affini  al regime comunista. La persecuzione proseguì fino alla primavera del 1947, quando venne fissato il confine fra l’Italia e la Jugoslavia.  Numero delle vittime stimate: ancora oggi se ne discute vista la ritrosia dell’ex governo jugoslavo e successivamente quello croato nel partecipare a inchieste  per determinare il numero preciso di morti , cosi come quella dell’ex partito comunista italiano nel desecretare una parte significativa di documenti in materia  presenti negli archivi di partito. In totale, 30.000 morti sulle basi statistiche dei dispersi, su testimonianze degli abitanti del luogo e su perizie volumetriche delle cavità (ad esempio, la foiba di Basovizza venne richiusa causa l’impossibilità di recuperare completamente tutti i metri cubi di corpi in putrefazione che si trovavano nella cavità) da aggiungere ai circa 350mila dalmati, istriani e fiumani esiliati che dovettero abbandonare  le loro terre , le case ,il lavoro,gli amici e gli affetti perché incalzati ,appunto, dalle bande armate comuniste titine jugoslave.
Come si moriva nelle foibe? Fucilazioni, torture,dai racconti di qualche fortunato superstite,di atroci metodi al limite delle barbarie: le vittime venivano condotte, dopo efferate sevizie, nei pressi della foiba; qui gli aguzzini, non paghi dei maltrattamenti già inflitti, bloccavano i polsi e i piedi tramite filo di ferro spinato ad ogni singola persona con l’ausilio di pinze e, successivamente, legavano gli uni agli altri. I massacratori si divertivano a sparare al primo malcapitato del gruppo che ruzzolava nella foiba spingendo con sé tutti gli altri.

Ci fermiamo qui solo per motivi di sintesi ,ma basta quanto appena scritto per comprendere di che tipo di ideologia diabolica(con quasi 100 milioni di morti in tutto il mondo Urss, 20 milioni di morti,
Cina, 65 milioni di morti, Vietnam, 1 milione di morti, Corea del Nord, 2 milioni di morti, Cambogia, 2 milioni di morti, Europa dell’Est, 1 milione di morti, America Latina, 150.000 morti, Africa, 1 milione 700.000 morti, Afghanistan, 1 milione 500.000) fosse quella comunista.

Il 10 Febbraio, però, è  il giorno del ricordo. Onore, quindi, ai Martiri delle foibe. Noi non vi dimenticheremo mai.

MFL AVELLA