PROCESSO A NERONE (IL MATRICIDIO) di Massimo D’Antonio il 10 settembre all’Anfiteatro di Avella

PROCESSO A NERONE (IL MATRICIDIO) di Massimo DAntonio il 10 settembre allAnfiteatro di Avella

PROCESSO A NERONE (IL MATRICIDIO) di Massimo DAntonio il 10 settembre allAnfiteatro di AvellaNell’ambito del Casamarciano Teatro Festival Il Comune di Casamarciano e ed il Comune di Avella presentano PROCESSO A NERONE (IL MATRICIDIO) di Massimo D’Antonio regia Salvatore Totaro, direzione artistica Antonello Di Martino MANI E VULCANI eventi, il tutto presso l’anfiteatro avellano alle 20,30.  (La storia) È una notte splendida, illuminata da una miriade di stelle. In occasione delle feste Quinquatrie l’imperatore Nerone invita la madre Agrippina a trascorrere qualche  giorno in sua compagnia a Baia, nel cuore dei Campi Flegrei, poi, dopo una bella serata trascorsa tra vino e canti, l’accompagna al porto, dove l’attende il vascello che in segreto ha ordinato ai suoi uomini di sabotare. Prima di farla salire a bordo l’imperatore resta ancora un po’ di tempo a parlare con lei, e per rendere più credibile l’inganno, godere fino in fondo di quel momento supremo, la bacia sul volto e la stringe in petto innanzi a tutta la corte. L’agguato però fallisce. L’Augusta sfugge per un soffio alla morte e, mentre la nave affonda, riesce a raggiungere la costa a nuoto e a barricarsi nella sua villa sulle alture di Baia. Ma la fine è solo ritardata. Come per l’assassinio delle Idi di marzo, gli dèi hanno deciso di portare a compimento l’oracolo proferito molti anni prima e per l’Augusta Agrippina è giunto il tempo di pagare i molti delitti di cui si è macchiata affinché suo figlio fosse padrone assoluto dell’impero…
Nell’anno 59 d.C. nei Campi Flegrei si consuma uno dei feroci più crimini di cui si macchiò Roma: il matricidio dell’imperatrice Agrippina perpetrato per mano di suo figlio Nerone. Gli storici si sono arrovellati da sempre per trovare le spiegazioni esaustive su tale efferato omicidio, ma ancora oggi i dubbi sono tanti, così come le ipotesi. Per tale motivo il pubblico presente, dopo aver ascoltato i testimoni del tempo, evocati da un tribunale allestito per l’occasione, sarà chiamato ad esprimersi con un giudizio morale su un femminicidio che a distanza di duemila anni fa ancora discutere. Durante il dibattito un gruppo di meretrici reciterà danzando brani dell’Ars Amatoria di Ovidio (abitale frequentatore delle nostre terre), tradotta dal latino in napoletano per ribadire la diretta filiazione del nostro dialetto dalla lingua greca e da quella latina, mentre un cuoco molto particolare divertirà i giurati/spettatori parlando della cucina romana al tempo di Nerone. Infine, previa prenotazione all’Associazione Mani E Vulcani, gli spettatori potranno vedere gli stessi luoghi dove si compiuto matricidio, un percorso archeologico altamente suggestivo sul crinale di Baia, denominato “Sulle tracce dell’assassino.
Gli atti del Processo sono pubblicati da Valtrend Editore nel volume IL VENTRE DELL’IMPERO, di Massimo D’Antonio.
LA COMPAGNIA DEI NARRATORI DELL’ARTE Livia Bertè Luca D’Antonio Massimo D’Antonio Angelo Murano Angela Panico Danilo Rovani Rosario Sannino CORRADO TARANTO Serenella Tarsitano Salvatore Totaro Chiara Vitiello
Coreografie: Sea Jail Costumi: Bruna Ruggiano Makeup: Isabel Sanges segreteria di produzione: Barbara De Blasi e Rossella Montella Relazioni esterne: Sara De Matteis