UNIONE dei COMUNI. Mercoledì prossimo i sindaci del baianese si incontro a Sperone. Guado superabile

UNIONE dei COMUNI. Mercoledì prossimo i sindaci del baianese si incontro a Sperone. Guado superabile

 La prospettiva è ravvicinata. Può essere rimosso lo scoglio, su cui  si è arenata nel giro degli ultimi due mesi la…navicella dell’istituzione dell’Unione dei Comuni del Baianese e dell’Alto Clanis, la cui operatività era prefigurata proprio nello scorcio iniziale del 2014. Una rotta, già… affrontata con ampio ed articolato dibattito e puntualità di analisi dai civici consessi di Avella e Baiano, con il sigillo del voto  di approvazione unanime dello Statuto dell’Ente.

 Il superamento dell’impasse è affidato ad alcuni emendamenti d’integrazione e modifica proprio  della carta statutaria, elaborata dal coordinamento dei sindaci, con la consulenza dei titolari degli uffici delle rispettive segreterie comunali; emendamenti,  in grado di garantire meglio la rappresentanza ponderata e di pari dignità politica delle Municipalità con minore indice demografico,quali sono  Sirignano e Quadrelle con  circa 5 mila abitanti in complesso. Sono variazioni, che, non incidendo sull’impianto di base della carta statutaria, si connettono anche con le esigenze di una più calibrata e meglio strutturata valutazione del quadro economico-finanziario dei servizi, che comporranno l’agenda dell’Unione, conferendole senso politico-amministrativo compiuto nei contenuti, con cui si caratterizzerà, da quelli della polizia locale a quelli di supporto agli istituti scolastici e via seguendo. Una valutazione  da prospettare in linea di massima, per coniugare le ragioni dell’efficienza, efficacia e qualità dei servizi stessi, avendo quale riferimento basilare sia il rapporto costibenefici, cartina di tornasole della “buona amministrazione”, sia la tutela dei ceti sociali più deboli.

   Sono  -questi- i punti tematici del nodo da sciogliere, per far recuperare il…tempo perduto ed approdare all’istituzione dell’Unione intercomunale. E saranno trattati specificamente nell’incontro dei sindaci delle sei Municipalità, indetto per mercoledì prossimo, alle ore 9,30, nel palazzo comunale, a  Sperone. A farne emergere la portata per la pubblica conoscenza, il secondo rendez-vous dei “primi cittadini”, dopo quello del 22 dicembre scorso, pure promosso dal Circolo socio-culturale LIncontro e svoltosi nella sede del sodalizio, per fare il bilancio della situazione in atto, con la coordinazione di Gianni Amodeo. Temi enucleati dalla generale convinzione e ferma determinazione professate dagli interlocutori, a dare impulso al processo politico-amministrativo avviato nel 2013, per dare concretezza al progetto d’Unione intercomunale.

   A proporre le ragioni della pari dignità di rappresentanza, era il sindaco di Sirignano, Raffaele Colucci; ragioni, rivendicate ed espresse anche da cittadini ed associazioni della comunità rappresentata anche alla luce di una più attenta lettura ed interpretazione dello Statuto “licenziato” dal coordinamento istituzionale, che, invece, avallerebbe la disparità di rappresentanza  nel Consiglio generale dell’Unione, formato da 16 componenti, a cui va aggiunto il presidente, le cui funzioni saranno esercitate a rotazione dai sindaci, con ciclo annuale di mandato. Per  Colucci sono ragioni  di primario rilievo, per immettere il progetto nella corsia lineare e giusta. Una scelta, teneva ad evidenziare il “primo cittadino”  sirignanese, che non va intesa né immaginata quale presa di distanza o atto di sabotaggio verso l’importante e qualificata iniziativa, che, per di più,  lo ha visto coinvolto fin dai primi approcci del coordinamento istituzionale dei sindaci, maturati nel corso del 2013, ma soltanto come un necessario ed opportuno correttivo d’integrazione. Una linea, quella della rappresentanza in pari dignità, condivisa da Nicola Bianco, sindaco di Mugnano  del Cardinale, focalizzando le ragioni dell’asset economico e finanziario, con cui varare l’Unione. “E’ necessario definire bene le linee portanti dello Statuto-affermava Bianco– in modo che l’Unione abbia solido impianto per il presente e il futuro delle comunità del territorio, nel rispetto della visione unitaria  del contesto urbano e socio-economico del comprensorio”. E Bianco al “tavolo istituzionale” di mercoledì presenterà le proposte degli  emendamenti d’integrazione e modifica,  sulle quali l’orientamento di convergenza condivisa e responsabile è emerso nel confronto, in cui i sindaci sono stati impegnati, con le precise sottolineature di Nicola Masi,“primo cittadino” di Quadrelle, la cui Municipalità  ha già associato vari servizi con i Comuni del comprensorio.

   Un  orientamento, marcato nell’intervento del sindaco di Avella, Domenico Biancardi, per il quale l’Unione non è soltanto un percorso obbligato, previsto dalla legislazione nazionale ed ispirato dalle direttive comunitarie europee, ma anche una scelta politica, che risponde alle reali possibilità di sviluppo sociale ed economico-produttivo del territorio.” Una scelta ed un’opportunità da porre in campo senza rémore. E l’amministrazione di Avella, che mi onoro di rappresentare- concludeva Biancardi– come già è stato evidenziato dal Consiglio comunale con l’approvazione all’unanimità dello Statuto, è pronta a fare la sua parte, affinché  il progetto dell’Unione si attui”.

  Sulla visione unitaria delle prospettive, con cui “guardare al territorio”, efficaci e lucide le riflessioni di Franco Scotto, assessore alle attività culturali,  intervenuto in rappresentanza del sindaco di Baiano, Enrico Montanaro. “ La  questione della pari dignità- spiegava- è certamente rilevante, ma è ancor più rilevante darsi ed avere  ben chiaro il quadro generale del territorio e delle  problematiche delle comunità che lo “abitano” e vi vivono; problematiche da affrontare e risolvere in un orizzonte di crescita sociale  possibile.Un approccio, che fosse soltanto ed esclusivamente settoriale a “favore” di questa o quella realtà- concludeva-, pregiudicherebbe le finalità dell’Unione. E su questo versante è necessario compiere un salto di qualità  socio-culturale, di cui tutti siamo sollecitati ad assumere il carico di responsabilità, dagli  amministratori comunali, per le funzioni loro conferite, ai cittadini, alle associazioni e alla politica”.