Basket, Scandone Avellino. De Gennaro: “La montagna è sempre più alta, non si intravede la collina. La Sidigas faccia un ulteriore sforzo come con l’Avellino calcio”.

Basket, Scandone Avellino. De Gennaro: La montagna è sempre più alta, non si intravede la collina. La Sidigas faccia un ulteriore sforzo come con lAvellino calcio.

di Lucio Ianniciello

De Gennaro introduce il match contro Scauri, prima di ritorno. Uno scontro diretto, terzultimi gli irpini e penultimi i laziali: “Dobbiamo fare una prestazione importante, non come domenica scorsa a Valmontone. Ho chiesto ai miei intensità, grinta, cuore e carattere. È in gioco la nostra salvezza. Non mi va di caricare questa partita più di tanto, bisogna affrontarla a viso aperto”. Gli avversari: “Scauri ha giovani interessanti, di energia e fisicità come Datuowei e Diouf, di esperienza come Guadagnola, Albertini e Stanziani”. Ritorna a parlare della Scandone: “Si deve trovare il modo di caricare gli 8 effettivi, servono le giuste motivazioni. Il resto verrà fuori con il lavoro, non con le individualità. Ci vuole la squadra per fare bene in attacco e in difesa. Siamo sullo stesso livello, non ci sono talenti che spiccano rispetto agli altri, mi aspetto di vedere lupi che provano a sbranare gli avversari”.

Le condizioni fisiche dei ragazzi: “Non avro’ De Leo, ancora una settimana di stop assoluto per lui. Bianco ha avuto una botta al ginocchio nello scorso match ma niente di grave, si è allenato. C’è qualche acciacco. Siamo questi e rimarremo questi per gran parte della stagione”. Ed ecco che si parla delle problematiche societarie, lodi Papa, Cavaliere, Maffezzoli, Filloy ancora non pagati, mercato bloccato: “Tra pagamenti e quant’altro non so se si potrà andare sul mercato ma ora è l’ultimo dei problemi. Alle parole non sono seguiti i fatti. La montagna è sempre piu’ alta, la collina non si intravede. Bisogna lavorare tutti insieme per salvare la Scandone, è il mio unico pensiero quotidiano. Faccio in modo che i ragazzi siamo tranquilli e lo sono. Tenere duro sino alla fine, ciò lo promettiamo. Ci auguriamo che da aprile maggio il nostro desiderio si sia avverato e che ci sia vicinanza in questo mesi da parte di tifosi e stampa. Il chiacchiericcio è deleterio, la realtà è questa. In una situazione del genere ci sono di mezzo i Tribunali, gli amministratori. La critica ora non serve, i ragazzi vanno sostenuti, hanno bisogno di affetto. Spero di leggere più cose inerenti al basket. Devo tutelare i miei. Bisogna scindere la parte amministrativa da quella sportiva”.

Poi si fa un passo indietro, inizio della stagione tribolatissimo e prospettive indicate quattro mesi fa: “Le premesse erano diverse. Ho accettato perché mi era stato detto di tenere duro fino a gennaio. Mi era stato chiesto di vincere anche una sola partita. Ne abbiamo vinte 3 e siamo a gennaio. Gli orizzonti che si erano prospettati stanno venendo meno. Se era meglio fare altro o non fare niente? Difficile rispondere, ora siamo qua. Possiamo ancora giocarcela per la salvezza”. Intanto le dirette concorrenti per l’obiettivo della permanenza in Serie B sul mercato ci stanno andando eccome: “Tutti si stanno rinforzando, Cassino per esempio, Formia per rimanere nella nostra fascia. Sant’Antimo sta facendo lo stesso, Pozzuoli si rinforzerà. Noi non lo faremo a meno che non succeda il miracolo. Dipenderà tutto dal custode giudiziario Baldassarre, dal Tribunale. La Scandone ha già perso Pappalardo, Ventrone ed Erkmaa”. Piccolo flash back della prima giornata in quel di settembre a Minturno, i laziali ricambieranno la visita domenica al DelMauro: “Li’ c’era Pappalardo ma non Locci. Perdemmo malissimo ma era la prima. Spero che dopodomani si possa vedere una Scandone stile Matera, Palestrina. Ci giochiamo tutto in casa, poi ben venga qualche colpo fuori, per esempio Cassino”.

Il ruolo del Sindaco Festa, dalla doppia autoretrocessione estiva ad ora e quello della casa madre Sidigas: “Festa è stato il primo che ha cercato di salvare la Scandone, grazie a lui che siamo qua. In estate le premesse erano diverse, anche il primo cittadino si trova nella situazione di dover dire altro. Speriamo che la Sidigas non si dimentichi della Scandone. Attualmente nessuno fa il professionista, tutti amiamo questa squadra. La Sidigas deve fare un ulteriore sforzo, come ha fatto con l’Avellino calcio”. Per i lodi Avellino rischia una penalizzazione di 5 punti nella prossima stagione ma il rischio, nemmeno tanto remoto, e’ che possa perdere l’affiliazione in caso di difficoltà nell’iscrizione: “Sarebbe una grande impresa la salvezza ma poi si potrebbe piangete. Ripeto, l’obiettivo è salvare la Scandone sul campo. Poi mi auguro che qualcuno faccia il miracolo. La penalità è per la prossima stagione, si valuterà”. La situazione attuale, De Gennaro cerca di districarsi in questioni per nulla sportive: “Tutto passa per il liquidatore Basile, diciamo che lui governa la Scandone. La parte amministrativa è di Canonico, Iannone, non più Santoli. Nell’extra è Basile a dover dare l’ok. Sto parlando per esempio dell’ingaggio di un giocatore, il liquidatore dovrà decidere in base agli accordi col Tribunale. Sono cose complicate, faccio fatica a capirle. Non sono ne’ un avvocato e né un commercialista. Posso dire che saremo questi fino a maggio. I tempi sono lunghi, ci siamo messi l’anima in pace. Ci giocheremo la salvezza”.