CAROTENUTO – PONTE. I rossoneri sprecano e gli ospiti ringraziano. Ora la classifica fa paura…

CAROTENUTO   PONTE. I rossoneri sprecano e gli ospiti ringraziano. Ora la classifica fa paura...

di Sabato De Santis

Così davvero non va. I rossoneri escono sconfitti per la seconda volta in questo campionato tra le mura amica dell’Angelo Sanseverino dopo la sconfitta rimediata contro la corazzata Cervinara. I rossoneri ci provano in tutti modi a raddrizzare un campionato fino ad ora al di sotto delle aspettative ma non ci riescono, almeno per ora. Mister La Manna manda in campo una formazione diversa rispetto alle ultime uscite con D’Apolito dal primo minuto in attacco. Per il resto soliti volti noti dal primo minuto. Soliti volti ma la musica non cambia. Bastano solo cinque minuti di gioco e i rossoneri sono già sotto. Azione personale di Guadagno che fa fuori tre calciatori della difesa rossonera e insacca alle spalle del debuttante Valente. Nei minuti antecedenti al vantaggio ospite Vetrano aveva mandato all’aria il vantaggio dopo una buona azione personale. Al trentesimo arriva l’occasione del pari ma Panico si fa ipnotizzare dagli undici metri dall’estremo difensore del Ponte. Al quarantesimo arriva il raddoppio di Guadagno che solo in area di rigore mette alle spalle di Valente. Sul goal proteste dei rossoneri per un fuorigioco apparso a dir poco chiaro. Nella ripresa i rossoneri macinano gioco e trovano subito il pari con Vetrano. Il suo tocco a giro finisce alle spalle dell’estremo difensore. I rossoneri tentano il pari in tutti i modi ma sia D’Apolito a tu per tu con il portiere che Panico mandano all’aria i piani del tecnico La Manna che dopo un ottimo inizio si ritrova con zero punti nelle ultime tre gare di campionato. Nel finale arriva anche il terzo goal degli ospiti con Damiano dopo un errore della retroguardia rossonera.

Quello che doveva essere il valore aggiunto come l’Angelo Sanseverino si è rivelato un flop. Due gare interne con un solo punto conquistano sono davvero pochi. Da lunedì bisognerà lavorare tanto e soprattutto a testa bassa.