APPROVATO IL PIANO FAUNISTICO REGIONALE. L’ON. FOGLIA INDICA LE NOVITA’ INTRODOTTE

APPROVATO IL PIANO FAUNISTICO REGIONALE. L’ON. FOGLIA INDICA LE NOVITA’ INTRODOTTE

APPROVATO IL PIANO FAUNISTICO REGIONALE. L’ON. FOGLIA INDICA LE NOVITA’ INTRODOTTE

E’ stata appena approvata dal Consiglio regionale della Campania, la proposta di legge: “Modifica alla legge regionale n. 26 del  9 agosto 2012: Norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina dell’attività venatoria in Campania”. Il piano è stato sottoposto alla procedura per la Valutazione Ambientale Strategica-Valutazione di incidenza, conclusa nella seduta della Commissione VIA-VAS tenuta il 26 luglio 2012. Con nota n. 578824 del 27/7/2012, il settore Tutela dell’Ambiente ha comunicato il parere favorevole della Commissione, subordinato ad alcune prescrizioni, puntualmente recepite ed inserite nel documento di pianificazione sottoposto all’approvazione della Giunta regionale. “C’è da segnalare – ha fatto rilevare l’on. Pietro Foglia, presidente della commissione Agricoltura –  la particolare rilevanza, rispetto alla precedente pianificazione, delle indicazioni per la reintroduzione nel territorio regionale del Capriolo Italico e della Starna e degli indirizzi per il miglioramento degli habitat. La commissione Agricoltura – ha poi ricordato Foglia –  ha espresso il 7 maggio scorso il proprio parere favorevole raccomandando alla Giunta di tenere presente le indicazioni espresse sul Capitolo 3, punto 2 in materia di gare cinofile ed al Capitolo 6 punto 6 in materia di Comitati di gestione”. Il Piano Faunistico Venatorio regionale è così strutturato: la prima parte dopo una breve esposizione delle generalità e dei riferimenti normativi effettua una analisi del territorio regionale, con particolare riferimento agli aspetti naturalistici e faunistici, evidenziando, tra l’altro, gli habitat importanti dal punto di vista faunistico, le aree interessate dalla migrazione degli uccelli e gli aspetti più rilevanti legati all’esercizio venatorio; particolare evidenza viene data ai criteri per il calcolo del territorio agro-silvo-pastorale (TASP) e per la valutazione della compatibilità e l’idoneità delle strutture faunistiche. La seconda parte sviluppa l’analisi dei Piani Faunistico venatori provinciali e ne evidenzia la compatibilità con le linee guida dell’ISPRA e con gli indirizzi regionali. La terza parte, infine, è dedicata alle indicazioni relative a: gestione venatoria programmata, attività faunistico-venatorie nei Siti Natura 2000; gestione dei danni provocati dalla fauna selvatica; miglioramento faunistico ed ambientale; gestione di specie problematiche ed alloctone; monitoraggio faunistico; calendario venatorio regionale.