AVELLA. “Incontri con la Storia”, Giorgio Olmoti fa tappa ad Avella

AVELLA. Incontri con la Storia, Giorgio Olmoti fa tappa ad Avella

In occasione della XIII edizione dell’evento culturale, che prevede diversi incontri con autori e scrittori, organizzato dal Gruppo Archeologico Avellano e dalla ProLoco Abella, lo scrittore Olmoti è stato prima intervistato presso “RadioAvella” è poi ha incontrato il pubblico al Palazzo Ducale per la presentazione del suo libro “Sassi Unplugged” Cosentino Editore. Quella di Olmoti non è solo narrativa ma un viaggio musicale. fotografico, storico e cinematografico. Attraverso questi elementi è riuscito a descrivere delle tappe importanti della sua vita, della sua gioventù trascorsa tra il nord e il sud Italia, in provincia di Salerno dove lui ha vissuto per alcuni anni e poi nella straordinaria Matera dove si è innamorato sia di una donna, sua moglie, che della città, oggi capitale europea della cultura. Olmoti descrive i luoghi, i momenti e gli eventi che hanno caratterizzato non solo la sua vita ma l’evoluzione o la rivoluzione di una città, di una nazione e di un popolo che ha dovuto fare i conti con la povertà, la discriminazione, il razzismo e le varie lotte, in un contesto storico importante. Un popolo che ha unito le sue forze grazie alla cultura e alla necessità di sopravvivere e realizzare. Olmoti ci spiega: ” Mi occupo di storia contemporanea, attraverso il cinema, la fotografia e i documenti, da circa venticinque anni giro su e giu per l’Italia. Ho cercato di descrivere un paese caratterizzato dai flussi migratori, le classi differenziali formate dai bambini che parlavano dialetti diversi, le loro difficoltà e il problema dell’integrazione. Ho un identità meticcia, perchè tra quei bambini c’ero anche io, poi da giovane mi ritrovai in quei vagoni dei treni con l’odore del mio zaino militare che mi ricorda quei momenti e quelle avventure. Poi descrivo Matera che è diventata la mia città, la ricordo quando c’erano solo dei buchi, tra i sassi quando era difficile raggiungerla, oggi c’è la movida e i flussi turistici. Ritengo che questi ultimi abbiano sempre più bisogno della grammatica del viaggio, un confronto di identità.”