AVELLA. Il Centrosinistra: “Diverse le nostre denunce sullo stato di abbandono del fiume Clanio”. Video

AVELLA.  Il Centrosinistra: Diverse le nostre denunce sullo stato di abbandono del fiume Clanio. Video

Riceviamo e pubblichiamo. Il CentroSinistra per Avella, insieme a Stefano Gentile, aveva tempo fa denunciato con tanto di reportage fotografico lo stato di abbandono e degrado del Fiume Clanio, diventato nel corso del tempo una vera e propria discarica a cielo aperto ed adibito, per 365 giorni l’anno, ad immondezzaio pubblico nel quale tutti si sentono in diritto di poter sversare qualsiasi cosa; ovviamente mentre il “popolo dei dormienti” era troppo occupato nelle proprie vertenze personali a verificare le nostre affermazioni, le Istituzioni hanno contemporaneamente, come nella più classica delle commedie avellane, sempre fatto orecchie da mercante girandosi dall’altra parte e facendo finta di non vedere.

Una situazione che è sempre stata fuori controllo e che ha prodotto nel corso dei decenni un disastro ambientale notevole sfociato, è proprio il caso di utilizzare questo termine, nello straripamento dei giorni scorsi dovuto alle forti piogge; aggiungendo inoltre il totale disfacimento e l’inadeguatezza della rete fognaria locale si è avuto pertanto il collasso globale della situazione, divenuta ingestibile, che ha provocato disagi e soprattutto danni ad una parte importante della popolazione.

Ovviamente, messi dinanzi all’evidenza dei fatti e spronati dalle proteste dei cittadini, i diretti interessati ora cercano di salvare capra e cavoli facendo finta di scendere da chissà quali nuvole e restare sorpresi per i danni provocati non dalla natura ma dalla cattiva gestione delle pubbliche risorse: abbattimento e disboscamento insensato, lavori eseguiti male, abusivismo edilizio e quanto altro sono le reali cause del fiume di fango che ha inondato Avella rendendo la situazione insostenibile.

Occorre pertanto attivarsi affinché i reali responsabili della vicenda escano allo scoperto, rifacendosi verso di loro non solo in termini pecuniari ma soprattutto impedendogli di nuocere ancora alla collettività con le loro azioni indiscriminate volte esclusivamente al mero interesse personale.

L’unico vero plauso, in questa vicenda, va fatto ai ragazzi della  Protezione Civile che da sempre, e non solo per l’occasione, lavorano e si impegnano per risolvere le tante problematiche che periodicamente si presentano fornendo un supporto fondamentale ed insostituibile.

(Ecco una intervista da noi effettuata qualche mese fa)