AVELLA. Dopo il tentato golpe a Biancardi i chiamati in causa da Conte si giustificano

AVELLA. Dopo il tentato golpe a Biancardi i chiamati in causa da Conte si giustificano

AVELLA. Dopo il tentato golpe a Biancardi i chiamati in causa da Conte si giustificanoUn vero e proprio uragano è stato il consigliere comunale di maggioranza Fabio Conte, già assessore e quarto eletto nella lista della Colomba di Biancardi, che con la sua lettera inviata alla stampa ha raccontato come insieme ad un gruppo di consiglieri di maggioranza, si stava tramando alle spalle del primo cittadino avellano. I principali accusati, il consigliere Michele Salapete e Antonio D’Avanzo, un ruolo marginale lo avrebbero avuto Giuseppe Ponticelli e Agostino Vitale, lo scopo era quello di fare gruppo e dare una nuova linea guida al sindaco Biancardi accusato di essere un accentratore. Conte nella sua missiva afferma: “Oggi, comprendo meglio cosa è accaduto. L’obiettivo dei consiglieri con i quali mi sono confrontato era differente dal mio. La loro presenza a quegli incontri era per tutelare se stessi. Ciascuno faceva leva sul gruppo per rilanciarsi. Sinceramente, sospettavo che qualcuno facesse il doppio gioco ma, volutamente, ho tastato il terreno per capire fin dove arrivava la miopia di questi personaggi”.  Conte si sfoga contro i suoi interlocutori accusandoli di averlo abbandonato al momento in cui bisogna concretizzare e termina : “Moralmente, non mi reputo all’altezza di interloquire con questi soggetti per cui faccio appello a tutte le forze sane del paese affinché si intraprenda un percorso comune per raggiungere i giusti obiettivi”.