BASKET, SCANDONE AVELLINO. De Gennaro: “Contento della scelta di Erkmaa, la salvezza passa dal nostro palazzetto”.

BASKET, SCANDONE AVELLINO. De Gennaro: Contento della scelta di Erkmaa, la salvezza passa dal nostro palazzetto.

di Lucio Ianniciello

La Scandone affronterà domenica al PalaDelMauro, ore 18,  la Luiss Roma, gara valevole per la sesta giornata di Serie B. Coach De Gennaro parla degli avversari: “La Luiss e’ in forma, ricalca un po’ le caratteristiche della Stella Azzurra. Sono giovani, quindi ci aspettiamo da parte loro intensità difensiva e tanta corsa. Dobbiamo stare attenti a Infanti, come a Gellera che qualcuno già ha visto qui alle Universiadi di luglio. Tamburrini e’ un 2-3 dalla grande fisicità. Ci sono anche Navarini da play e Di Carmine. Dalla panchina possono fare affidamento su Pasqualin, play piccolo ma molto veloce. E’ un casertano che conosciamo bene”. La situazione in casa biancoverde: “Abbiamo lavorato ma l’infermeria e’ piena. Da valutare Bianco, non si e’ allenato in settimana  per un problema all’inguine. Tuttavia non ci preoccupiamo, abbiamo aggiunto Erkmaa. Hugo ha un playmaking interessante, inoltre sa prendere anche iniziative singolarmente. Deve dare una mano nel portare palla e gestire nei momenti topici. Ha esperienza pur essendo un ’99”.

La Scandone viene da 3 sconfitte consecutive, in trasferta gridano vendetta i 37 punti di scarto contro Palestrina e i 40 contro Ruvo di Puglia: “Non mi aspettavo questo gap. Il fatto di essere una squadra giovane può influire, soprattutto fuori casa. Li’ si spegne la lampadina, diversamente dal DelMauro da dove passa la nostra salvezza”. Si parla ancora di Erkmaa: “Non e’ un tiratore, non uno scorer, e’ un buon giocatore e riesce a fare giocare tutti. Senza nulla togliere a Ventrone e Cherubini, con l’arrivo di Hugo, Vincenzo verrà aiutato. Potrà giocare più da guardia, uno contro uno. Sono contento della scelta di Erkmaa”. E’ arrivato l’estone ma e’ sfumato il lungo Dilas: “Era fatta ma ieri sera c’è stato un cambio di idea della società di appartenenza. Un si’ si è trasformato in un no. Diventa difficile ora travare qualcun altro. Sappiamo delle difficoltà, la società ha fatto un extrasforzo, e’ già andata oltre, non voglio chiedere più niente”. Un’ultima battuta sulle fragorose sconfitte lontano dal DelMauro: “Sto parlando con i ragazzi quotidianamente, e’ uscita fuori la stanchezza per i carichi. Questo lo si sapeva già, dopo quattro settimane di un lavoro del genere mi attendo che vengano fuori i frutti. Mi chiedo: stanchezza solo fuori casa? Bisogna lavorare e capire”.