CAMPOSANO. Choc al cimitero. C’è la sua tomba con nome, cognome e fotografia: ma dentro e vuota. Lei è viva e vegeta

CAMPOSANO. Choc al cimitero. C’è la sua tomba con nome, cognome e fotografia: ma dentro e vuota. Lei è viva e vegeta

CAMPOSANO. Choc al cimitero. C’è la sua tomba con nome, cognome e fotografia: ma dentro e vuota. Lei è viva e vegetaLa foto è di qualche anno fa. Quando i segni di una vita di sacrifici non le avevano ancora aggredito il volto. Giovane e sorridente. Una di quelle immagini scattate in occasioni speciali. Da tirare fuori dall’album di famiglia al momento opportuno. Da mettere sulla lapide il giorno della morte. Della morte, appunto. Camminando però tra i vicoletti del cimitero di Camposano si scorge un loculo, intestato a Orsola Bellucci, conosciuta come “Ursulella”, vedova “Sirignano” con tanto di foto, data di nascita, stato civile (vedova). Manca un ultimo dettaglio, appunto, la data di morte. Non è una dimenticanza del becchino. Basta chiedere all’ufficio anagrafe del Comune di Camposano per accertarsi che Orsola nata a Camposano il primo dicembre del 1932, nonostante gli 81 anni,  goda di ottima salute. Sui registri comunali non compare nessuna data del decesso. La donna che si vede ancora girare per il paese non è un “fantasma”. E non è nemmeno un caso di omonimia. E’ Orsola in carne ed ossa. Quella tomba al cimitero, già pronta con tanto di foto, è invece la conferma di una solitudine che non lascia scampo. Orsola non ha figli; da qui la decisione di preparare tutto quando verrà il giorno dell’addio alla vita terrena. Fa un certo imbarazzo vederla già sulla lapide. C’è chi sorride sulla vicenda. Chi invece si affida alla scaramanzia. Chi cerca di trarne profitto, tentando la fortuna al lotto.  Ma lei ha voluto cosi: scegliere foto ed estetica della lapide. Posizione e scritta. La sua iniziativa macabra, certamente, non la scompone più di tanto. Per lei di origini contadine, cresciuta con valori sani, “è tutto normale”. Sorride, e se si prova a chiederle spiegazioni del gesto, quasi non capisce di cosa si stia parlando. Saggiamente, annuisce che quando il Signore la chiamerà alla casa del Padre non vorrà dar fastidio a nessuno. Trascorre gran parte della sue giornate in via Libertà, all’esterno della sua abitazione dove si intrattiene a chiacchierare con vicini di casa e passanti. Tra una battuta e l’altra, ha trovato tempo e coraggio per allestire la tomba dove riposerà in pace. (Fonte retenews)