DIOCESI NOLANA. «Pane, casa, salute ed educazione», le priorità da seguire in vista del voto 10 giugno

DIOCESI NOLANA. «Pane, casa, salute ed educazione», le priorità da seguire in vista del  voto 10 giugno

Con una nota congiunta, Ufficio per la pastorale sociale, Caritas, Azione cattolica e Progetto Policoro della Diocesi di Nola, in vista del voto del prossimo 10 giugno, invitano candidati e cittadini ad uscire dalla logica degli «interessi di parte» e mettere al centro del dibattito quattro priorità, che gli organismi della diocesi di Nola sintetizzano in quattro parole: «Pane, casa, salute ed educazione».

È la prima volta che le quattro sigle diocesane, entro le quali agiscono e collaborano attivamente laici impegnati sia nella pastorale ordinaria sia nell’azione sociale, scrivono e promuovono insieme un testo per aiutare il discernimento in vista del voto amministrativo: «perché né la politica né le comunità assistano passivamente allo svilimento del senso della democrazia e della partecipazione».

A ridosso del voto in 12 comuni della diocesi, una nota congiunta dell’Ufficio per la pastorale sociale, Caritas, Azione cattolica e Progetto Policoro invita candidati e cittadini ad uscire dalla logica degli «interessi di parte» e mettere al centro del dibattito quattro priorità, che gli organismi della diocesi di Nola sintetizzano in quattro parole: «Pane, casa, salute ed educazione».

«Pane, ovvero la vocazione produttiva di un territorio che non può più vivere di mance, assistenzialismi e improvvisazione, ma che deve riuscire ad esprimere una visione che porti lavoro vero», spiegano i responsabili diocesani. «Casa – si prosegue – perché l’emergenza abitativa ha ormai toccato picchi che solo amministratori e cittadini ciechi non vedono», mentre «i numeri delle strutture assistenziali e caritative della diocesi dicono più di qualsiasi discorso». Con «salute», invece, la nota intende sottolineare soprattutto il collegamento con «la qualità dell’aria e dell’ambiente – deteniamo troppi allarmanti record negativi – e con l’efficienza ed efficacia dei servizi pubblici di prevenzione e cura». Infine, ma non ultima, l’educazione. «È molto più di avere strutture scolastiche – si evidenzia nel comunicato congiunto –. È una vera e propria capacità di immaginare alleanze tra scuole, famiglie, parrocchie e associazioni per offrire “tempo buono”, più che “tempo pieno”, ai nostri bambini, ragazzi e adolescenti».

La cura a livello amministrativo e politico di questi quattro temi è l’unica forma di prevenzione della povertà: «La povertà – dicono Ac, Caritas, Pastorale sociale e Policoro – non è una condizione contingente in cui si cade per fato, ma una condizione che si realizza potenzialmente per tanti quando una comunità non aiuta le persone a garantirsi con le proprie forze pane, casa, salute ed educazione».

È la prima volta che le quattro sigle diocesane, entro le quali agiscono e collaborano attivamente laici impegnati sia nella pastorale ordinaria sia nell’azione sociale, scrivono e promuovono insieme un testo per aiutare il discernimento in vista del voto amministrativo: «perché né la politica né le comunità assistano passivamente allo svilimento del senso della democrazia e della partecipazione». È infatti evidente la crescente instabilità delle istituzioni comunali, come dimostra anche il recente commissariamento di Nola per la mancata approvazione del bilancio. «Diverse amministrazioni della diocesi – si spiega nella nota – sono rette da commissari prefettizi nominati o per crisi politiche o, fatto gravissimo, per infiltrazioni camorristiche».

È importante che i cittadini non perdano la fiducia nel livello istituzionale a loro più prossimo: «La difficoltà delle parti politiche di individuare e perseguire il bene comune e la scarsa formazione sociale dei cittadini», si traduce «in competizioni con un numero enorme di liste e candidati, in campagne elettorale rissose e persino in situazioni-limite dove c’è una sola lista che si candida senza sfidanti».

I comuni al voto nella diocesi, come detto, sono 12: Lauro, Mugnano, Quadrelle, Boscoreale, Brusciano, Cicciano, Cimitile, Ottaviano, Palma Campania, San Giuseppe Vesuviano, San Vitaliano e Scisciano.

Ac, Caritas, Pastorale sociale e Policoro chiedono «serietà nelle motivazioni» ai candidati e «pienezza e libertà di coscienza» agli elettori, e incoraggia iniziative di formazione e informazione da parte di comunità e associazioni in vista del voto. Al momento sia a Cicciano sia a Boscoreale la comunità cristiana ha organizzato confronti tra candidati a sindaco.