IL DIRITTO PER TUTTI. Bollo, bollette, cartelle di pagamento… quando cadono in prescrizione? VIDEO

IL DIRITTO PER TUTTI. Bollo, bollette, cartelle di pagamento... quando cadono in prescrizione? VIDEO

IL DIRITTO PER TUTTI. Bollo, bollette, cartelle di pagamento... quando cadono in prescrizione? VIDEO

a cura dell’avv. Vincenza Luciano

L’Italia è il Paese del sole e delle tasse. Ma gli italiani che rapporto hanno con le tasse?

Può capitare a chiunque di dimenticare di pagare un’imposta, un bollo, una bolletta. Tra condoni, pace fiscale, rottamazione 1-2-3 la confusione regna sovrana. Una cosa è certa. Se tutti gli Italiani controllassero le personali posizioni esattoriali si stima che l’82% dei debiti scomparirebbero per effetto delle prescrizioni o dei vizi di forma. La prescrizione è l’estinzione di un diritto conseguente al suo mancato esercizio per un determinato periodo di tempo. I termini di prescrizione variano da debito a debito. La Prescrizione può essere interrotta e fatta riprendere dopo ogni atto che serve a costituire in mora il debitore. La prescrizione riprende non da dove si era fermata ma inizia a decorrere nuovamente ex novo. La professoressa Palmira Napolitano si è così rivolta a noi per fare chiarezza sull’argomento, ponendoci delle domande in tema di prescrizione di bollette, bolli e cartelle di pagamento.

  1. Prima di tutto vorrei sapere in quanto tempo si prescrive un’ imposta comunale? Il termine di prescrizione è di cinque anni.
  1. In quanto tempo, invece, si prescrivono le bollette di acqua, luce e gas?I termini di prescrizione per le bollette di acqua luce e gas hanno subito una riduzione da 5 a 2 anni se c’è stato un ritardo nella fatturazione non addebitabile al cliente. Cosa succede nel caso in cui la responsabilità del ritardo di fatturazione sia a carico dei clienti, relativamente ai consumi risalenti oltre i 2 anni? In questa eventualità “il venditore dovrà indicare nella bolletta l’ammontare degli importi relativi a tali consumi”, che saranno da pagare. Inoltre il venditore dovrà inserire “i motivi della presunta responsabilità del cliente e le modalità per inviare un eventuale reclamo al venditore”.
  1. E per il bollo auto? Il bollo auto si prescrive in 3 anni. Questo lasso di tempo, però, non parte dal mese in cui non si è pagato il bollo per l’anno di riferimento. Il conteggio dei 3 anni, infatti, comincia sempre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui si doveva pagare la tassa.
  1. I termini per una multa per violazione del codice della strada quali sono?

La riscossione della multa deve avvenire entro 5 anni dalla data di infrazione del Codice della Strada; invece l’invio della cartella esattoriale da parte dell’exEquitalia deve avvenire entro due anni.

  1. E per le richieste provenienti dall’Agenzia della Riscossione, per intenderci l’ex Equitalia? Per tutte le altre richieste i tempi sono diversi. Per esempio: l’IRPEF si prescrive in 10 anni ma l’Agenzia delle entrate decade dalla possibilità di agire mediante riscossione esattoriale se Equitalia non notifica la cartella entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.
  1. Infine si prescrive mai il debito con una finanziaria? Non c’è una prescrizione unica su tutto il credito, ma una autonoma per ogni singola rata. In pratica, non otterrai la prescrizione dell’intero finanziamento in un’unica volta ma, mese per mese, delle rate che lo compongono. Ciascuna di esse, infatti, è come se fosse un autonomo credito e quindi dotata di una propria prescrizione. Il termine però è uguale per tutte le rate. E questo termine è di dieci anni.

Ma attenzione. La bozza del decreto crescita, atteso in questa settimana sul tavolo del consiglio dei ministri prevede la riapertura ed estensione della definizione agevolata dei tributi locali non riscossi dagli enti tramite ingiunzione fiscale. Comuni, regioni, province e città metropolitane avranno 60 giorni di tempo per approvare le delibere di adesione alla sanatoria che consentirà ai contribuenti di non pagare sanzioni sulle ingiunzioni notificate dal 2000 al 2017 dagli stessi enti locali e dai concessionari della riscossione privati. La sanatoria riguarderà Imu, Tasi, Tari, bollo auto, Ipt, ma non sarà limitata alle sole entrate tributarie, in quanto riguarderà tutte le tipologie di entrate, estendendosi quindi anche a multe stradali, canoni e tariffe (https://www.italiaoggi.it/news/sanatoria-per-imposte-locali-e-tasse-automobilistiche-2348066 ).