L’acuto osservatore Antonio Tulino dissente, sull’emergenza territorio e le “cure” indicate dall’arch. Piciullo

Lacuto osservatore Antonio Tulino dissente, sullemergenza territorio e le cure indicate dallarch. Piciullo

Lacuto osservatore Antonio Tulino dissente, sullemergenza territorio e le cure indicate dallarch. Piciullo

Alle osservazioni  dell’arch. Piciullo circa le cause e i rimedi sulle continue alluvioni che affliggono il nostro territorio arriva la risposta di Antonio Tulino: “Hai competenze professionali di primo ordine per discettare la materia urbanistica nelle molteplici sue funzioni, dare spiegazioni e consigli utili al complesso sistema viario, a quello abitativo, in una cornice d’ integrazione di sistema, di ordine ed efficienza sociale, ma la spiegazione che fornisci, in merito alle singole infrastrutture fognarie insufficienti a smaltire le acque meteoriche,della tua Baiano, non è affatto puntuale, né spiega il fenomeno dei detriti ( sic) sulle strade, si presta ad errate conclusioni, è fuorviante rispetto ad una precisa responsabilità: la conurbazione. La tua intelligenza, di più le competenze che ti riconosco , avrebbero dovuto farti avvertire che tra i sei paesi del mandamento, cinque su sei appesi alla montagna, è avvenuta una saldatura malata, incontrollata e foriera di futuri disastri. La speculazione edilizia, l’ignavia di molti amministratori, la correità di professionisti tecnici con il capitale di assalto, sottraggono da anni alla montagna ampie zone di territorio, alterandone l’orografia, incuranti dei danni che producono, insensibili delle conseguenze esiziali per il cittadino, non apprestando al termine del processo insediativo, alcuna difesa allo stesso territorio sventrato, violentato e spogliato di difese. Ti sfugge quello che accade sulla collina di Gesù e Maria e sull’intera fascia piede montana? quale lettura diamo allo stesso fenomeno che interessa Sirignano, Quadrelle e Mugnano ? Territori questi, da anni, interessati da una massa di cemento insostenibile e che non tarderà a presentare il conto. Quindi non la incapacità della struttura fognaria, di certo insufficiente, ma quella sociale e civile di un popolo, che da molti anni non ama più la sua terra, i confini, gli orizzonti, la vera causa dei nostri guai. Conosco la tua sensibilità civica e politica ed evidentemente ti sarai distratto. Non volermene se contraddico la tua impostazione sull’argomento dato. Il primo a richiamarmi all’attenzione saresti stato tu”.