IRPINIA. Nella nostra provincia lievitano i protesti cambiari e di assegni, sintomo di una crisi economica che non rallenta.

IRPINIA. Nella nostra provincia lievitano i protesti cambiari e di assegni, sintomo di una crisi economica che non rallenta.

IRPINIA. Nella nostra provincia lievitano i protesti cambiari e di assegni, sintomo di una crisi economica che non rallenta.Irpinia sempre di più in affanno, la crisi attanaglia le imprese e le famiglie. Un dato significativo viene dai mancati pagamenti di titoli, cambiali e assegni che   non vengono pagati per tempo e scatta così il protesto, per una complessiva somme di cosiddetto  “scoperto” di oltre 27 milioni di euro. Questa è l’ammontare dei protesti registrati in Avellino e provincia nell’anno  2012, e i titoli non onorati i ha toccato quota 11850, di cui quasi la metà (6094) nel solo comune capoluogo di provincia. Un segnale preoccupante che registra il forte periodo di crisi e recessione, ancorché il ristagno delle attività economiche con il venir meno dei rapporti fiduciari tra imprenditori.