QUADRELLE. Riceviamo e Pubblichiamo. “La storia di una strada…interminabile”

QUADRELLE. Riceviamo e Pubblichiamo. La storia di una strada...interminabile

QUADRELLE. Riceviamo e Pubblichiamo. La storia di una strada...interminabileRiceviamo e pubblichiamo le considerazioni di un nostro lettore. <<Nell’estate 2013 sono ricominciati i lavori sulla strada di collegamento (strada senza nome – Area PIP) tra via Sirignano e via Rio Secco, entrambe ricadenti nel Comune di Quadrelle, ai confini coi territori di Sirignano e Mugnano del Cardinale. La storia di questa strada inizia nel 2001 quando viene iniziata e mai completata, per oscure vicende economiche, politiche, giudiziari, ambientali e così via. Parte di questa storia (finanziata, per altro, dalla Regione Campania) è raccontata nella recente delibera che la Giunta comunale di Quadrelle ha approvato per quella che loro chiamano “manutenzione e riqualificazione” della strada (come si può leggere nella delibera regolarmente reperibile all’albo pretorio online sul loro sito web). In questi 12 anni, la strada è finita in un gravissimo degrado soprattutto ambientale: rifiuti e sporcizia di tutti i tipi si sono accumulati nella totale indifferenza delle istituzioni. Specialmente la zona della strada prospiciente il ponte che valica il “torrente” (?), poco distante dal cimitero di Quadrelle, è stata per anni una discarica a cielo aperto e il massimo che il comune ha fatto è stato apporre un cartello “Divieto di scarico”. Sterpaglie e arbusti, per 12 estati, sono cresciuti senza sfrondamenti o pulizia alcuna, nell’attesa che ogni autunno l’erba calasse e si appassisse per morte naturale. Tra erba alta qualche metro, e monnezza di diversa provenienza/epoca, la fauna si è sempre più stratificata rendendo pericoloso camminare a piedi sulla strada in questione (un serpente a centro strada a prendere il sole indisturbato!?) e rendendo anche meno salutare la vita degli abitanti della zona. Tutto questo scempio sul quale si è sempre taciuto ha anche portato gli abitanti della zona, talvolta, a provvedere personalmente a sfrondamenti o a spegnere incendi di sterpaglie nati nelle calde ma ventilate giornate delle estati passate. Adesso, si sta provvedendo a rendere la strada “una vera strada” (con marciapiedi, rifacimento pavimentazione, ecc.) ma la domanda è: perché la strada, in parte ancora terreno, non è mai stata bonificata? Rifiuti anche in plastica accumulati da anni sono ancora al loro posto (ad es. anche pezzi delle botti che utilizzavano nell’ex fabbrica di lavorazione di ciliegia in via Sirignano, fabbrica ormai dismessa da anni). Gente incivile ha utilizzato questa strada di collegamento (non illuminata, e priva addirittura di caditoie e sistema fognario!!) per sversare di tutto al riparo da occhi indiscreti.  Com’è possibile spendere tutti i soldi indicati in delibera (che vi invito gentilmente a leggere) senza pensare alla salute dei cittadini che vivono e vivranno in un’area così inquinata? I lavori stanno andando avanti speditamente e presto la strada nuova sarà una realtà. Ma a che prezzo? >>