STRASBURGO RIAPRE LE PORTE ALLA PLENARIA

STRASBURGO RIAPRE LE PORTE ALLA PLENARIA

STRASBURGO RIAPRE LE PORTE ALLA PLENARIARiprendono  i lavori e le attività della grande famiglia europea, questo settembre con uno Stato in più, la Croazia, i cui rappresentanti siederanno tra i banchi dell’aula della Plenaria di Strasburgo. “Le attività del Parlamento Europeo iniziano con una serie di priorità  – afferma l’On. Aldo Patriciello – legate agli avvenimenti degli ultimi mesi sia per ciò che concerne la politica estera e sia per i problemi strettamente connessi alla crisi economica che, così come annunciato alla chiusura dei lavori di luglio, dovranno essere affrontati con misure immediate e concrete e con la predisposizione di nuovi fondi tramite l’implementazione del nuovo programma quadro Horizon 2020”. Le situazioni interne di Siria ed Egitto sono al centro delle preoccupazioni degli eurodeputati. A seguito della riunione straordinaria della Commissione affari esteri tenutasi il 28 agosto scorso, in questi giorni i deputati chiederanno, con la responsabile della politica estera europea – Catherine Ashton – una soluzione politica negoziata con la Siria sottoposta giovedì al voto in aula.  La Plenaria discuterà, inoltre, della situazione di stallo in Egitto a seguito delle misure restrittive decise dalle autorità nei confronti dei Fratelli musulmani e delle accuse mosse all’ex Presidente Mohamed Morsi e ad altri leader della formazione politica. Una risoluzione sull’Egitto sarà votata giovedì.

Supervisione bancaria, mutui per la prima casa e disoccupazione giovanile saranno gli altri temi oggetto di discussione in questi giorni a Strasburgo. I deputati europei decideranno se approvare o meno il sistema UE di supervisione bancaria, che avrebbe l’effetto di portare circa 150 delle più grandi banche europee sotto il diretto controllo della Banca Centrale Europea. Deputati e vari parlamenti nazionali hanno a lungo insistito che tale trasferimento di competenze richieda un altrettanto forte sistema di controllo democratico. Hanno inoltre sottolineato la necessità di sviluppare una cultura più uniforme di vigilanza bancaria, in modo da evitare approcci troppo divergenti. Per ciò che concerne i mutui, e quindi anche il rapporto tra cittadino e banca, il Parlamento europeo sarà chiamato ad approvare in questi giorni la nuova legislazione in materia che, tra le altre cose, impone alle banche di dare maggiori informazioni, agli acquirenti di nuove case, sui costi ed i rischi legati all’accensione di un nuovo mutuo; in questo modo i cittadini sarebbero in parte difesi contro le oscillazioni di mercato che fanno innalzare le rate e meglio protetti in caso di mancato rimborso del prestito. “La disoccupazione giovanile rappresenta un punto fondamentale nell’agenda europea sulle misure comunitarie da adottare nel breve periodo.  – commenta Patriciello – per quste stiamo cercando di stilare, tra gli altri interventi, un quadro di regole con cui donare maggiore qualità ai tirocini formativi che includa i criteri d’indennizzo, le condizioni e le norme sanitarie e di sicurezza sul lavoro al fine di tutelare chi si inserisce nel mondo del lavoro sia dal punto di vista economico che sanitario e cercando di ottenere una sicurezza all’occupazione post formazione”. A pochi giorni dallo sblocco del fermo biologico nell’Adriatico, Strasburgo si interesserà anche delle problematiche del settore pesca proprio nel mare Adriatico e nello Ionio. Sottoposta a voto una nuova strategia in materia che contempla uno sviluppo sostenibile del settore della pesca e dell’acquacoltura, il sostegno all’occupazione e alla protezione dell’ambiente. La risoluzione rappresenta la risposta del Parlamento ad una comunicazione della Commissione, del dicembre 2012, sulla necessità di una più intensa cooperazione tra i paesi e le regioni che si affacciano sul mare Adriatico e sul mar Ionio. Quella appena aperta, infine, è anche l’ultima fase di attività del Parlamento europeo prima delle elezioni del 2014. Fra qualche giorno il Parlamento lancerà ufficialmente una campagna di sensibilizzazione ed informazione ai cittadini. Quattro le fasi: apertura, fase di tematica, campagna elettorale ed elezioni, inaugurazione della nuova Commissione. Poiché la maggior parte della legislazione comunitaria è definitiva, il Parlamento europeo ha gli stessi poteri di qualsiasi Parlamento nazionale. Da qui, l’importanza per gli elettori di conoscere quali decisioni vengono prese e come gli stessi cittadini possono influire sulle stesse.