US Avellino. Braglia: “La Turris sa far male, aspetto Errico, voglio di più da Maniero”.

US Avellino. Braglia: La Turris sa far male, aspetto Errico, voglio di più da Maniero.

di Lucio Ianniciello

Nella conferenza pre gara mister Braglia si sofferma inizialmente sui giocatori che sono appena arrivati e su quelli che sono ormai recuperati: “Il calcio è motivazioni, non abbiamo fatto bene ultimamente. La soluzione Adamo è stata dettata dall’emergenza, Errico non era in condizione per partire dall’inizio, Carriero sta recuperando, negli ultimi 5 mesi ha fatto solo allenamenti a Parma, Baraye deve recuperare. Se i ragazzi non stanno bene, inutile far fare brutte figure. Ora Carriero ha 20 giorni di lavoro, Illanes mi ha fatto un’ottima impressione, De Francesco può fare mezzala, regista, trequartista, è duttile”. Su Maniero: “Può fare molto di più, è forte, è stato un giocatore forte. Ci ho parlato in settimana, deve avere il fuoco dentro, se si accontenta fa bene a smettere. Mi aspetto il massimo, che non ci sta dando. La continuità te la dà quello che fai in campo, ci abbiamo puntato molto e sarebbe ora che giocasse sui nervi, sulle motivazioni. Lui è un bonaccione però ora deve darsi una mossa”. Poi va più nel dettaglio su Errico: “Stiamo aspettando, a livello fisico scatta solo quando ha la palla. Al momento lo vedo bene dietro le punte, alto a sinistra con un centrocampo a due, da mezzala fa fatica. Se sta bene può fare tutto. Deve ritrovare le certezze, ha paura di rifarsi male. In lui non ho visto ancora la scintilla”.

Tra due giorni altro derby per l’Avellino, a Torre del Greco contro la Turris, ore 17.30: “Rispetto per loro, li abbiamo visti a Terni e Bari. È una squadra che ama farsi attaccare, poi riparte con i vari Da Dalt, Pandolfi. È quadrata, gioca bene, sa palleggiare, ha gente come Franco, Giannone. Sta facendo un campionato importante, è vero che ultimamente ha collezionato qualche pari di troppo che l’ha fatta un po’ rientrare in classifica ma bisogna prepararsi bene altrimenti le buschiamo”.

Il mercato: “È chiuso, se si muoverà qualcosa vedrà il ds. Avevamo deciso per il 4-4-2, poi le cose sono cambiate. È importante l’atteggiamento, non il modulo. Un eventuale nuovo arrivo è collocabile su Errico, la squadra è questa, abbiamo acquisito più certezze con Illanes, mi auguro che gli altri ci diano una mano per il nostro obiettivo. Dobbiamo perseguirlo, potrebbe anche  cambiar tutto. Il calcio è questo. A Cosenza ho vinto, nessuno ci scommetteva, con uno score di 7 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta che poi abbiamo ribaltato. La squadra svolto’ dopo una grave sconfitta. Anche noi abbiamo fatto buone gare, ci vuole equilibrio. Cerchiamo di migliorarci ma gli obiettivi sono quelli. Se sento altro mi viene da ridere”. L’Avellino può puntare al secondo posto? “Serve un filotto altrimenti no. La squadra può fare bene, è tosta, deve ritrovare una parte di giocatori che hanno tirato troppo la carretta”.

Ancora sui singoli, Luigi Silvestri: “Potrebbe fare una categoria diversa, è troppo esuberante, poco disciplinato. È veloce, esplosivo, col compitino può puntare alla B”. Voci di mercato su Ciancio e Dossena: “Non so niente. Se Dossena non è contento, ma vale per tutti, é giusto che se ne vada o provi a farlo. Nei 4 che lasciamo a casa, lui non c’è. Il mercato lo fa il ds”. In uscita: “Ci sono Leoni, non è il massimo fare il terzo portiere a scaldare la panchina, Nikolic è rientrato in Croazia, Marco Silvestri per farlo giocare e Bruzzo che ha fatto più fatica”.

Qualche altra battuta sulla Turris: “Sanno come far male, sfruttano le loro qualità, ribaltano il campo, ce la giocheremo”. In casa avellinese cosa può significare questa partita: “Ci può dare morale, dovremo fare una gran partita, nelle ultime 3 abbiamo messo insieme 7 punti non giocando bene. Speriamo di fare risultato sciorinando una buona prestazione”. I lupi in trasferta: “L’atteggiamento è stato sempre buono, a parte Bari e Francavilla. In quest’ultima occasione io ero davanti al computer”. Toglie un ipotetico dubbio alla fine: “Errico é nel gruppo dei titolari, ci può dare molto. Dipende da lui”.