Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di Israele

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di Israele

Oggi, 13 maggio, si celebra in Israele la Giornata Internazionale dell’Hummus,

Nata 4 anni fa e celebrata in tutto il mondo, la giornata dedicata all’Hummus trova in Israele una particolare vitalità, per il ricco panorama culturale  dietro l’hummus, tesoro culinario nazionale israeliano.

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di IsraeleL’hummus in Israele è una prelibatezza culinaria tale che ognuno ha la sua “hummusia” preferita e dove trovare il migliore hummus è un argomento molto dibattuto tra amici e parenti. Ci sono una moltitudine di ristoranti ed allo stesso tempo di punti di ristorazione per strada che servono il classico piatto in un ambiente fantastico.

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di IsraelePasseggiando a Jaffa si scoprirà l’hummus di Abu Hassan, probabilmente l’hummusia più famosa di Tel Aviv, nota per il suo hummus fresco, autentico ed eccezionale. Da non perdere è anche il famoso hummus Masabcha che ha un sapore leggermente piccante. A Gerusalemme, ci si deve assolutamente recare presso il suggestivo Ben Sira, un bar che serve insalate in stile israeliano, palline di falafel appena fritte e una notevole varietà di hummus, tra cui il popolare hummus di funghi e hummus ricoperto di carne. Sempre in Israele, un altro luogo da visitare è l’Hummus Said, nella Città Vecchia di Akko: il suo hummus è famoso per la sua consistenza leggera, ariosa e cremosa. Anche ad Haifa, città di grande tradizione culinaria, l’hummus è indimenticabile. Ovunque in Israele, un delizioso e autentico ristorante di hummus non è mai troppo lontano.Ariel Rosenthal ha qui voluto condividere la sua ricetta di due dei piatti più famosi del suo ristorante Hakosem: l’Hummus Hakosem e il Falafel Hakosem, cosicché gli chef in erba possano ricreare gli autentici piatti mediorientali a partire da zero in casa propria ed in pochi semplici passaggi.

Tel Aviv, considerata come la “capitale vegana del mondo”, con i suoi tantissimi ristoranti specializzati in hummus anche caldo, le cosiddette hummusias, è senza dubbio, la città con i locali più cool per gustare questa prelibatezza,  simbolo della cucina israeliana.

Il ristorante Hakosem (in ebraico “Il mago”) dello chef Ariel Rosenthal è uno dei principali punti di riferimento culinari di Tel Aviv e serve alcuni dei migliori hummus della città, accompagnati da pita fresca, cipolle e sottaceti, peperoncino piccante, aglio e limone. Forse non sorprende che il menu di Ariel sia basato sull’umile cecio – l’ingrediente principale di alcuni dei piatti più famosi del suo ristorante – sul falafel e sull’hummus, presenti in innumerevoli differenti varianti nel menù.

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di IsraeleAriel Rosenthal, celeberrimo chef israeliano esperto nella realizzazione di questo piatto mediorientale, nel suo libro, “On the Hummus Route”, coautore con la collega chef Orly Peli-Bronshtein, ha raccontato dettagliatamente la ricca storia dell’ “umile” hummus, una densa crema a base di ceci, che, per secoli, ha nutrito le genti e ha prodotto infinite ricette con influenze e sapori provenienti da ogni parte del mondo. Grazie alla sua abbondanza nei mercati, oltre che nei ristoranti all’aperto, l’Hummus è davvero il re della cucina israeliana, il re di tutti i piatti a base di legumi.

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di IsraeleAlla base della scelta di scrivere questo libro c’è il percorso professionale dello chef che, dopo aver aperto il suo ristorante nel 2001, nel corso degli anni ha iniziato a comprendere il potere magico di questo legume paragonandolo a “un diamante” del mondo culinario. Da quel momento l’idea del libro è cresciuta e cinque anni fa lui e Orly hanno intrapreso un “viaggio intorno ai ceci”, visitandone le produzioni agricole, approfondendo lo studio del cecio e del falafel.

Da bambino, sono cresciuto in carenza di cibo, con il senso semplice e profondo della parola, e ho sempre avuto una passione per l’hummus” -ricorda Ariel. “La prima ricetta di hummus che abbia mai appreso a realizzare è stata quella dell’umile hummus di ceci, ispirato a Moshe Cheruby, uno dei principali esperti della cultura del cecio in Israele”. Tesoro culinario del Vicino Oriente, Ariel definisce l’Hummus come un “piatto spirituale” e afferma che “il miglior hummus del mondo non è circoscritto a un particolare luogo o regione, ma piuttosto è “ovunque ci si trovi nel mondo con la persona amata”, condito con abbondante olio d’oliva fresco. E’ comunque “l’hummus”.

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di IsraeleIl segreto per creare l’hummus perfetto“, continua Ariel, è avere “pazienza e dedizione e poiché questo è un piatto autonomo, è meglio servirlo semplicemente con fette di cipolle e olive”. Per accompagnare il piatto, Ariel raccomanda una bevanda di melograno e limone chiamata Hakosem Rimonda. È importante acquistare anche i ceci giusti: Ariel consiglia di cercare “freschezza e varietà”. Quando si acquistano, dovrebbero essere uniformi, privi di macchie e senza alcun odore. È importante, quando si cucinano i ceci per realizzare l’hummus, scegliere quella varietà di ceci di piccola dimensione, come i ceci bulgari, in grado di ammorbidirsi completamente in cucina. Le varietà di ceci più grandi, come quelli spagnoli e messicani, sono ottime in altri piatti, ma non produrranno un hummus cremoso e liscio come desiderato.

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di IsraeleHummus Hakosem, Ricetta di Ariel Rosenthal

L’hummus è un alimento perfetto. Include legumi (ceci), grasso (tahini) e grano (sotto forma di pita), diventando un veicolo ideale per il consumo di proteine. Si tratta di un alimento delizioso e nutriente, con una consistenza e un sapore seducenti. Quando si prepara l’hummus, bisogna assicurarsi di seguire attentamente la ricetta. L’uso di ceci freddi e del brodo di cottura  è particolarmente importante, poiché così si creerà una crema densa e leggera.

Per realizzare quanto piatti di hummus: (1kg) di hummus. Ingredienti:

1 ¼ di tazza (300 grammi) di ceci cotti freddi più ½ tazza (120 ml) di brodo di cottura dei ceci
1 ¼ di cucchiaino di acido citrico (vedi nota)
1 ¼ di cucchiaino di sale
2 tazze (480 grammi) di tahini
1 tazza (240 ml) di acqua fredda

Procedimento:

1.  Per 3 minuti, mettere ad emulsionare insieme i ceci, il liquido di cottura, l’acido citrico e il sale in un robot da cucina e procedere fino a che il composto non assuma una consistenza liscia.
2. Aggiungere 1 tazza (240 grammi) di tahini e 1/2 tazza (120 ml) di acqua fredda ed amalgamare per altri 2 minuti;
3. Aggiungere la restante tazza (240 grammi) di tahini e la restante 1/2 tazza (120 ml) di acqua e procedere per altri 2-3 minuti. Assaggiare e condire a piacere con sale ed acido citrico, se necessario. L’hummus deve risultare non unto e e denso.
4. Trasferire l’hummus in un contenitore chiuso ermeticamente e conservare in frigorifero per 6-10 ore. Durante questo periodo, l’hummus si stabilizzerà, svilupperà una consistenza cremosa e il suo sapore diventerà più intenso.
5. l’hummus può essere conservato in un contenitore con chiusura ermetica e refrigerato per 2-3 giorni.

Note:
L’acido citrico è usato da molti produttori di hummus al posto del succo di limone. Offre acidità e sapore costante, a differenza del succo di limone, che può evaporare e rendere amara la crema.

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di IsraeleFalafel Hakosem
Ricetta di Ariel Rosenthal
Il segreto del falafel è la pastella croccante, che è composta da ceci macinati, crudi e imbevuti. Le polpettine saranno servite su un piatto insieme alla tahini, come antipasto. Ricetta per 45 polpette

Ingredienti

2 tazze e mezza (500 grammi) di ceci secchi
1 mazzetto di prezzemolo, circa un pugno
1 mazzetto di coriandolo, circa un pugno
1 cipolla media, tritata grossolanamente
2 spicchi d’aglio
½ peperoncino verde, come il serrano, privo di semi
da ¼ a ⅓ di tazza (da 60 a 80 ml) di acqua
½ cucchiaio di cumino macinato
1 cucchiaio di sale
¼ di cucchiaino di coriandolo in polvere
1 cucchiaio di semi di sesamo
½ cucchiaio di semi di nigella
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
olio per friggere

Da servire con: Salsa Tahini

Procedimento:

1. Sciacquare accuratamente i ceci. Mettere in una ciotola, aggiungere tanta acqua da immergerli almeno in 5 cm (2 pollici) e mettere in frigorifero per 12 ore;
2. scolare e sciacquare i ceci;
3. usando un tritacarne, macinare i ceci, il prezzemolo, il coriandolo, la cipolla, l’aglio e il peperoncino. In alternativa, utilizzare un robot da cucina per sminuzzare gli ingredienti separatamente, fino a quando la miscela non sarà uniforme, seppur ancora ruvida;
4. la pasta dovrebbe essere umida e leggermente friabile, dovrebbe appena tenere insieme quando si forma una pallina. Aggiungere acqua un po’ alla volta, se necessario, per ottenere la consistenza desiderata. Conservare in frigorifero in un contenitore ermetico fino al momento dell’utilizzo, fino a 12 ore;
5. mettere il cumino, il sale, il coriandolo, il sesamo, i semi di nigella e il bicarbonato di sodio in una piccola ciotola e mescolare bene;
6. aggiungere il condimento alla miscela di ceci e mescolare bene. Se la miscela è troppo secca, aggiungere acqua;
7. riscaldare 2 pollici (5 cm) di olio in una casseruola profonda a fuoco medio a 350F (180°C). Usando un cucchiaio di falafel o una pallina di gelato, dividere il composto in palline delle dimensioni di una noce e premere leggermente per appiattirle. Friggere le palline di falafel, 6 alla volta, fino a quando non diventano completamente dorate per circa 3 minuti. Trasferire su uno scolapasta o una teglia foderata di carta assorbente, per rimuovere l’olio in eccesso;
8. servire caldo con tahini.

Federica Guerriero

 

Hummus, oggi è la giornata internazionale del tesoro culinario di IsraeleChi è Federica Guerriero
Milanese di nascita, studi universitari, ha maturato la sua passione per il turismo enogastronomico, le tradizioni popolari, la storia e la cultura degli alimenti durante i numerosi viaggi in giro per il mondo, grazie anche alla padronanza di diverse lingue, come inglese e francese. Collabora come freelance anche per altre testate giornalistiche registrate, come Mondo in Tasca, Giornale di Cultura del viaggiare on line a pubblicazione quotidiana