LAMBRUSCO E SPERGOLA: L’EMILIA NEL BICCHIERE

LAMBRUSCO E SPERGOLA:  L’EMILIA NEL BICCHIERE

  • Federica Guerriero

Alla Cantina di Arceto, MIGLIOLUNGO è UN LAMBRUSCO CHE PROTEGGE LA BIODIVERSITÀ. Nato da un progetto di salvaguardia di varietà antiche di Lambrusco, il Migliolungo è un vino vinificato a partire da 40 cultivar antiche o tradizionali di uve rosse della provincia reggiana, di cui 21 sono varietà di Lambrusco ormai estinte, tra cui la Cornona, Filucca, l’Uva della Quercia, la Termarina Rossa. In questo vino si ripropongono aromi e sapori del passato che un’opportuna tecnica di vinificazione ha cercato di rispettare.

Creato dalla collaborazione tra l’Istituto Tecnico Agrario A. Zanelli di Reggio Emilia e la Cantina di Arceto, i veri custodi e curatori dei vigneti sono gli studenti, mentre le vinificazioni sono seguite con maestria all’interno dello stabilimento di Arceto, unendo esperienza e futuro del nostro territorio in un unico Lambrusco.
Vigna Migliolungo deriva dal nome tradizionale della zona in cui sorgono i vigneti dell’Istituto, luogo dedicato alla protezione della biodiversità delle specie agrarie reggiane. Questo Lambrusco contribuisce con le sue vendite alla remunerazione e finanziamento dell’Istituto stesso, diventando testimonianza della passione e dedizione rivolte a tutto il patrimonio vitivinicolo della provincia reggiana.

CA’ BESINA: LA SPERGOLA SI ESPRIME AL MEGLIO CON IL METODO CLASSICO.

Lungo la zona pedecollinare reggiana, nel XI secolo, nei possedimenti della Contessa Matilde di Canossa, nasce la Spergola di Scandiano, un vitigno a bacca bianca dalle radici millenarie. Ad oggi sappiamo che la Spergola è una vite autoctona, dal patrimonio genetico distintivo: ciò che la contraddistingue sono le lunghe radici che affondano nei terreni ricchi di struttura e sostanza ed i grappoli “spargoli”, ovvero diradati, con buccia di color verde tendente al giallo. La miglior espressione della Spergola è quella che prevede la rifermentazione in bottiglia con il Metodo Classico. Lo dimostra molto bene il Ca’ Besina, che Casali (una cantina del gruppo Emilia Wine) ha iniziato a produrre alla fine degli anni 70’ quando l’idea di produrre spumanti metodo classico in Emilia sembrava improponibile.

EMILIA WINES 
Nel 2014 Emilia Wine è diventata reale con la storica fusione tra tre delle più antiche cantine sociali del territorio reggiano ovvero Cantina di Arceto, Correggio e Prato che oggi, con oltre 730 soci, costituiscono la seconda realtà produttiva più importante nel distretto del Lambrusco di Reggio Emilia e Modena. Da pochi anni il gruppo Emilia Wine ha acquisito anche la cantina Casali Viticultori.